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Attacco hacker al Gse, l’associazione Codici chiede garanzie ad Arera sulla protezione dei dati personali

where Roma when Gio, 08/09/2022 who roberto

L’associazione ritiene doveroso che l’Autorità fornisca ulteriori chiarimenti su quanto accaduto e, al tempo stesso, garanzie sulla tutela dei dati

È di pochi giorni fa la notiziahacker.jpg dell’attacco hacker che ha bloccato i siti internet di Gse ed Acquirente Unico. In un avviso, Arera spiega che “gli incontri del Servizio Conciliazione che per tale motivo non possono essere svolti saranno aggiornati d’ufficio e riprogrammati, una volta risolta la problematica tecnica”. Una nota che l’associazione Codici giudica insufficiente.
 
Tutele sui dati
“L’attacco hacker non è un fatto trascurabile – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e non ci riferiamo solo alle conseguenze per le informazioni e l’assistenza ai consumatori. Il nodo centrale della vicenda, infatti, è la tutela dei dati personali presenti sul portale. È per questo che riteniamo doveroso da parte dell’Autorità fornire ulteriori chiarimenti su quanto accaduto e, al tempo stesso, garanzie sulla tutela dei dati”. “Lo Sportello per il consumatore – spiega Massimiliano Astarita, esperto del settore Energia e conciliatore di Codici – è uno strumento che fornisce informazioni ed assistenza ai clienti e utenti finali sulla regolazione nei settori riguardanti energia elettrica, gas, idrico e teleriscaldamento/teleraffrescamento. Possono rivolgersi al portale tutti i consumatori, domestici e non domestici, ed i prosumer. È bene sapere che quando si caricano le conciliazioni, si inseriscono dati personali e copie di documenti di identità e bollette. Parliamo, quindi, di dati sensibili, che potrebbero essere sfruttati da malviventi per rubare l’identità degli utenti, con tutte le conseguenze facilmente intuibili. A fronte dell’attacco hacker che ha messo momentaneamente fuori uso il portale, è lecito chiedersi che fine abbiano fatto questi dati. Sono stati protetti dai sistemi di sicurezza? Una domanda che nasce spontanea e su cui ci auguriamo che Arera fornisca presto delle risposte, vista la delicatezza della questione”.

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