La Regione Toscana valuta opere idriche per 800 milioni di euro
Le opere strategiche individuate dall'Autorità idrica toscana saranno prossimamente all'esame della Giunta guidata da Enrico Rossi
Avranno un costo totale di 750-800 milioni le opere strategiche individuate dall'Autorità idrica toscana, prossimamente all'esame della Giunta guidata da Enrico Rossi.
La selezione e la razionalizzazione degli investimenti, insieme alla definizione della nuova tariffa e alla definizione di standard di qualità del servizio, sono l’attuale obiettivo della giunta. A rilanciare il tema in Toscana è stata la relazione tenuta lo scorso giugno dal direttore generale dell'Autorità idrica regionale, Alessandro Mazzei.
“La scelte delle opere strategiche - dice la relazione - viene orientata da una parte a fronteggiare i rischi di emergenza idrica, dall'altra alla creazione di bacini di media dimensione, anche tenuto conto delle variazioni climatiche in atto e dell'interconnessione dei sistemi acquedottistici. Tra le opere individuate: il sistema integrato per l'approvvigionamento idropotabile del litorale apuo-versiliese e del sistema Lucca-Pisa-Livorno con la razionalizzazione dell'uso delle acque del Serchio e del Magra; l'approvvigionamento idropotabile dell'Isola d'Elba; lo sbarramento strategico per un invaso sul Merse; il piano per l'emergenza idrica dei comuni del Chianti; il raddoppio dell'acquedotto delle Arbure a Grosseto. Il lavoro tecnico dell'Autorità idrica toscana è propedeutico, ovviamente, alla decisione politica che dovrebbe culminare con l'approvazione del Piano ambientale ed energetico regionale (Paer).”