Studio Althesys – L’acqua italiana ha bisogno di 65 miliardi
Investendo negli acquedotti e rendendo più efficiente il sistema idrico al servizio dell’agricoltura sono possibili benefici fino a 24 miliardi di euro. Duecentomila chilometri di rete da rivedere: “Ancora troppe le disparità tra regioni e i ritardi rispetto ad altri paesi”. E Bruxelles minaccia multe
Riduzione delle perdite, migliore qualità del servizio, ricadute ambientali, benessere dei cittadini, crescita economica e risparmio. Sono questi i benefici ambientali e socio-economici (quantificabili fino a 24 miliardi di euro) che si potrebbero ottenere investendo nell’acqua e nella revisione dei quasi 200mila chilometri di rete idrica, in parte da ricostruire e in parte da sostituire, nel nostro paese. Ma servono 65 miliardi di euro. La stima sugli effetti degli investimenti nella risorsa-acqua la fa uno studio di Althesys, società guidata da Alessandro Marangoni, per il quale ci sono “troppe questioni ancora aperte”.
Secondo il dossier due esempi sono molto indicativi: gli acquedotti, in cui ci sono ancora “troppe disparità tra regioni e ritardi rispetto ad altri paesi”, e in agricoltura, dove serve un “ammodernamento delle reti di adduzione per una maggiore efficienza”: in trent’anni ne scaturirebbero 8,1 miliardi di euro di benefici. Allo stato attuale servirebbero – spiega il report di Althesys – investimenti per 65 miliardi: si potrebbe iniziare a mettere, letteralmente, una “toppa” alle perdite della rete che a livello nazionale sfiorano il 40%, rimodernare il sistema delle fognature (che copre oggi solo l’86% della popolazione), completare la depurazione (che serve solo il 70% del territorio) soprattutto per evitare le multe da parte dell’Unione europea pari a 1 miliardo al giorno, per ogni giorno di ritardo a partire dal 2016, se non si mettono in campo interventi.
A livello infrastrutturale, analizza lo studio, per quanto riguarda gli investimenti per gli acquedotti in sessant’anni il tasso di sostituzione dovrebbe essere pari al 51% (171.866 chilometri). Per le fognature dovrebbe essere invece del 38% (62.493 chilometri). La ricerca spiega inoltre come sia necessario “rendere attraente il settore per avvicinare investimenti che, nei prossimi trent’anni potrebbero portare all’Italia benefici per 24 miliardi”. Per rendere tutto questo possibile, però, Althesys pensa a “una strategia nazionale per l’acqua”, in cui sia possibile definire un quadro normativo chiaro, pianificazione e gestione, ruolo operativo dell’Authority e strumenti finanziari.