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Tempo di bilanci. Corrono i ricavi di A2A (profitti in calo). I dati di Iren e Acsm Agam

where Milano when Mer, 03/08/2022 who luca

La salita dei costi energetici impatta sui conti delle principali utility italiane. Ecco una selezione di alcuni dei dati tratti dalle semestrali

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Gli investimenti lordi, principalmente localizzati nei territori di riferimento e pari a 739 milioni di euro, risultano in crescita di 2,2 volte rispetto al 30 giugno 2021 e sono stati destinati allo sviluppo dei 220 megawatt di capacità rinnovabile installata o in costruzione e alla realizzazione di tre nuovi impianti di trattamento (che si aggiungono ai quattro entrati in esercizio a fine 2021). I risultati ottenuti nel corso del primo semestre 2022 mostrano un margine operativo lordo pari a 563 milioni di euro sostenuto dalla crescita organica, in particolare nei settori dell’energia e dell’ambiente, e confermano la resilienza del modello di business rispetto alla volatilità degli scenari energici e climatici. Complessivamente, l’impatto dei provvedimenti governativi destinati alla calmierazione dei prezzi hanno pesato nel semestre per circa 42 milioni di euro.            
Confermata anche nel 2022 una politica commerciale per i clienti Iren gas-energia con contratto a prezzo fisso con risparmio medio del 30% rispetto ai prezzi dei contratti in regime di maggior tutela. L’incremento dell’Ebitda di 47 milioni di euro è principalmente determinato dal capacity market, dalla crescita organica e dagli investimenti nelle rinnovabili. L'incremento complessivo è stato parzialmente ridotto dall’impatto della siccità sulla filiera energetica. L’utile netto di gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 133 milioni di euro (-31% rispetto a 193 milioni di euro al 30/06/2021). L’indebitamento finanziario netto è pari a 3.398 milioni di euro (+16,9% rispetto a 2.906 milioni di euro al 31/12/2021).  “In uno scenario energetico altamente complesso e sfidante, caratterizzato da uno straordinario rincaro delle materie prime che sta mettendo a dura prova cittadini e imprese, il gruppo Iren ha incrementato significativamente gli investimenti sui propri territori di riferimento coniugando lo sviluppo con l’attenzione alla transizione energetica e circolare”, dichiara Luca Dal Fabbro, presidente di Iren. “I positivi risultati appena approvati confermano le solide fondamenta del gruppo e la chiara visione strategica in grado di mostrare resilienza di fronte a uno scenario energetico fortemente volatile”, afferma Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato e direttore generale.
 
A2A
In scia al caro prezzi, nel primo semestre il fatturato della multiutility lombarda è salito a 9,78 miliardi di euro, ma l'utile è sceso del 3,5%. Anche i margini crescono, ma solo del 2,9% a causa dei costi
A2A chiude il primo semestre 2022 più che raddoppiando i ricavi a 9,788 miliardi di euro (+141%) rispetto ai 4,05 miliardi del primo semestre 2021, ma con un ebitda in crescita del 2,9% a 708 milioni, quindi disallineata alla prima voce di bilancio, e con un utile netto in calo del 3,5% a 328 milioni di euro. Nonostante il contesto macroeconomico, sono cresciuti gli investimenti della multiutility di Milano e Brescia, arrivando a 463 milioni di euro, con una particolare attenzione al recupero e di energia e materia, al miglioramento delle reti di distribuzione, al potenziamento delle reti idriche e fognarie e allo sviluppo delle rinnovabili. "In uno scenario fortemente caratterizzato dal perdurare degli effetti della crisi geopolitica ed economica e da quelli sempre più evidenti del climate change, la diversificazione delle attività di business ha permesso al gruppo di confermare la propria solidità e capacità di reazione", ha commentato l'amministratore delegato, Renato Mazzoncini, aggiungendo che "nel primo semestre dell'anno, A2A ha ulteriormente incrementato i propri investimenti in infrastrutture strategiche per la transizione ecologica per poter superare l’emergenza e contribuire all’indipendenza energetica del Paese. Confermiamo il nostro obiettivo di crescita nelle rinnovabili e nell’economia circolare, contando sulle potenzialità offerte da acqua, sole, vento e rifiuti, le nostre materie prime".
 
Acsm Agam
Il gruppo monzese prosegue, anche nell’attuale contesto macroeconomico critico, nell’attività di mantenimento, potenziamento e sviluppo in tutti i business presidiati, con investimenti realizzati all’insegna della sostenibilità, a beneficio dei territori di riferimento. L’ammontare complessivo dei ricavi delle vendite consolidate nel primo semestre 2022 risulta pari a 368 milioni di euro, in importante incremento rispetto al 2021 (217,4 milioni) principalmente per effetto dello straordinario rialzo dei prezzi dei vettori energetici; per il forte sviluppo delle attività di efficientamento energetico (ecobonus e superbonus 110%) e per la posta non ricorrente relativa alle c.d. “Partite Pregresse” su tariffe idriche riferibili agli anni 2010 e 2011. I costi riferiti al personale ammontano a 19,8 milioni di euro, in flessione rispetto al primo semestre 2021 (22,2 milioni), riconducibile principalmente alle uscite del personale operante nella concessione igiene urbana del Comune di Varese, cessata il 31 dicembre scorso. La gestione operativa consolidata evidenzia un margine operativo lordo pari a 62,2 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto al 2021 (48,2 milioni di euro) grazie soprattutto al contributo degli acquedotti. In crescita anche i risultati delle attività energia e tecnologie smart.
 

 

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