Di’ la tua! Al via la consultazione pubblica su end of waste da spazzamento stradale
L’obiettivo è ridurre l’apporto in discarica; gli inerti recuperati potranno essere destinati alla realizzazione di sottofondi stradali
Al via la consultazione pubblica sul nuovo schema di regolamento end of waste sullo spazzamento stradale. Dopo l’annuncio della firma, a breve, del decreto end of waste inerti, il ministero dell’Ambiente con la viceministra Vannia Gava finalizza un altro step in ottica economia circolare.
Che cosa prevede
Lo schema stabilisce il flusso di rifiuti interessati, i criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto, gli scopi di utilizzo e gli obblighi documentali. Gli inerti recuperati potranno essere destinati alla realizzazione di sottofondi stradali e ferroviari, all’impiego in miscele bituminose, al confezionamento di malte e calcestruzzi, nonché alla realizzazione di riempimenti e colmate. Il processo di consultazione permetterà di inviare eventuali osservazioni entro 30 giorni dalla pubblicazione del documento sul sito del ministero.
Il commento della viceministra
“Il ministero dell’Ambiente ha cambiato approccio e visione: non più il ministero che blocca ma quello che condivide e aiuta le imprese a mettere a terra gli investimenti. Il lavoro portato avanti sul decreto end of waste inerti è il frutto di questo lavoro incredibile a più mani, condotto ascoltando gli stakeholders e monitorandone gli effetti sul campo per rimuovere le criticità. Siamo pronti alla firma, addirittura con settimane di anticipo rispetto alla scadenza. Presentiamo un documento che porta con sé grandissimi miglioramenti, che semplifica e allarga le maglie del riutilizzo, riducendo la discarica e promuovendo recupero di materiale ed economia circolare”. Lo ha detto la viceministra all’Ambiente Vannia Gava a Roma all’incontro promosso da Ance, “Le novità in materia ambientale. Dalla nuova disciplina per i materiali da scavo al regolamento End of Waste per i rifiuti da costruzione e demolizione”.