Clima scientifico. E se fosse stato il vulcano a scaldare così tanto l’aria? Uno studio
Gli scienziati cominciano a trovare correlazioni tra la colossale eruzione avvenuta a Tonga nel gennaio 2022 e il forte riscaldamento dell’atmosfera osservato a partire dall'inverno 2022-23 e ancora in corso. Il link per leggere lo studio completo.
Che sia colpa della colossale eruzione del vulcano di Tonga? Più volte e-gazette ha scritto che il clima in questi ultimi anni parrebbe avere accelerato il suo riscaldamento, fenomeno che ha lasciato sgomenti molti. Gli scienziati più volte si sono chiesti quale l’origine di questo fenomeno. Al tempo stesso, da tre anni la scienza cerca di capire quali effetti ha causato la colossale eruzione del vulcano Hunga Toga e Hunga Ha’apai avvenuta nel gennaio 2022. Ora cominciano ad arrivare le correlazioni e hanno trovato che l'eruzione di Tonga ha lanciato nella stratosfera quantità senza precedenti di anidride solforosa e vapore acqueo.
Le eruzioni del 2022
Nell’arcipelago di Tonga le due isole di Hunga Tonga e Hunga Ha’apai fino al 2015 erano margini emersi del cratere di un grandissimo vulcano sottomarino. Poi un’eruzione le ha unite. Nel 2022 il vulcano ha avuto una nuova esplosione, forse la più forte mai registrata nella storia della scienza. Una prima eruzione era avvenuta la mattina del 14 gennaio e aveva liberato nella stratosfera nuvole di polvere alte fino a 20 chilometri; una seconda eruzione nel pomeriggio. Il pomeriggio del giorno dopo, 15 gennaio, una ancora più violenta eruzione di tipo pliniano, esplosiva, con una colonna eruttiva alta 35 chilometri, fino a 10 megatoni di potenza e nuovi maremoti in tutto il Pacifico (due morti sulla costa del Perù). Un’onda di pressione dell’aria è stata registrata perfino in Svizzera. Una nuova esplosione è stata registrata domenica 16 gennaio.
La ricerca
Lo studio è stato condotto da un gruppo di scienziati dell’istituto di meteorologia e climatologia dell’università Boku di Vienna, del Physikalisch-Meteorologisches Observatorium di Davos, dell’istituto di scienze dell’atmosfera e del clima dell’Eth di Zurigo, dell’Instituto de Geociencias del Csic-Ucm di Madrid e del laboratorio di ricerche sullo strato di ozono di Pietroburgo. Le simulazioni replicano le anomalie osservate nella composizione chimica della stratosfera e della mesosfera inferiore e rivelano un nuovo percorso che collega le eruzioni vulcaniche ricche d'acqua alle anomalie meteo superficiali. All'inizio del 2023 l'eccesso di vapore acqueo ha causato significative anomalie negative nell'ozono e nella temperatura della stratosfera superiore e mesosferica tropicale, forzando una risposta della circolazione atmosferica che ha interessato in particolare il vortice polare dell'emisfero settentrionale. Secondo la ricerca, il gradiente di temperatura ridotto porta a un indebolimento del vortice polare, che si propaga verso il basso in modo simile a improvvisi riscaldamenti stratosferici e determina anomalie superficiali attraverso l'accoppiamento stratosfera-troposfera.
Leggi la ricerca https://acp.copernicus.org/articles/...