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​Amazzonia. Diventa permanente la moratoria contro la coltivazione della soia

where San Paolo (Brasile) when Lun, 16/05/2016 who redazione

L’obiettivo del governo brasiliano è fermare la deforestazione. Soddisfazione di Greenpeace che, con altre voci della società civile, aveva lanciato la proposta

greenpeace-campagna-coltivazione-soia-amazzonia.jpgLa moratoria sulla coltivazione della soia negli Stati dell'Amazzonia brasiliana, avviata dieci anni fa su iniziativa di Greenpeace, prorogata finora di anno in anno, è diventata permanente.
"Questo definitivo rinnovo della moratoria garantisce a produttori e rivenditori di potersi approvvigionare di soia, che non contribuisce alla deforestazione in Amazzonia, anche in tempi di crisi ambientale e politico-economica in Brasile", afferma Chiara Campione, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace Italia.

Greenpeace è tra le firmatarie, insieme ad altre realtà della società civile, dell'industria e del governo brasiliano, dell'accordo che garantisce che la soia non è frutto della deforestazione, di pratiche schiavili e di minacce alle terre indigene. Questo legume è in testa alle commodities agricole brasiliane più esportate, per un fatturato di oltre 31 miliardi di dollari nel 2015.

Dalla firma della moratoria, l'area coltivata a soia negli Stati dell'Amazzonia brasiliana è cresciuta da oltre un milione di ettari a 3,6 milioni, con appena lo 0,8 per cento di crescita in aree di recente deforestazione. "Questo aumento elevato della produzione, pur nel rispetto della moratoria, è la prova di quanto fare a meno di distruggere la foresta sia un buon affare" commenta Campione.

immagini
Campi di soia in Amazzonia
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