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Ambiente senza veleni: l’Ue presenta la sua strategia “zero inquinanti”. Analisi del Cep

where Roma when Lun, 20/09/2021 who roberto

Il Centres for European Policy Network ha appena pubblicato l’analisi del Piano di azione presentato dalla Commissione europea e contenente il cosiddetto obiettivo "zero inquinanti"

Il Centres for European Policy Networkschwind.jpg (CEP) ha da poco pubblicato l’analisi del Piano di azione presentato dalla Commissione europea e contenente il cosiddetto obiettivo "zero inquinanti". Come è noto, l'Unione Europea vuole ridurre significativamente l'inquinamento atmosferico, idrico, del suolo e dei prodotti di consumo entro il 2030 per raggiungere l’obiettivo dell’inquinamento zero previsto per il 2050 e non  essere più in grado di mettere in pericolo né la salute umana né l'ambiente con l’attuale intensità. Secondo la Commissione, il piano d'azione dell'UE è destinato a rafforzare la leadership verde, digitale ed economica dell'UE. Già entro il 2030, questo dovrebbe poi evitare centinaia di migliaia di morti premature all'interno dell'UE, che vengono attribuite ogni anno prevalentemente all’inquinamento.
 
Tutti i settori colpiti
"Quasi tutti i settori delle economie nazionali saranno colpiti da questo provvedimento” afferma l'esperta di economia ambientale del CEP, Svenja Schwind (nella foto), ed aggiunge “Ha indubbiamente un certo valore il migliorare la protezione dell'ambiente e ridurre le distorsioni della concorrenza allineando anche i diversi standard ambientali".
 
Definizioni vaghe, spazio all’interpretazione
L'economista ha realizzato questa analisi insieme al giurista, Götz Reichert. Bruxelles rimane però troppo vaga nei suoi annunci. Le definizioni contenute nel documento non sono sufficientemente precise e lasciano ancora troppo spazio all'interpretazione. "La Commissione dovrebbe, in particolare, distinguere più precisamente tra l'obiettivo di un ambiente "senza inquinamento" e un ambiente "a basso inquinamento"", sottolineano gli esperti del CEP. Secondo Götz Reichert, poi, la prevista riduzione simultanea delle sostanze inquinanti e dei gas a effetto serra per i processi di produzione secondo la direttiva sulle emissioni industriali, porterebbe di fatto ad un regime di doppia regolamentazione. Essi sottolineano che "questo potrebbe, quindi, sia ridurre l'efficienza delle misure stesse, che aumentare molto l'onere amministrativo per le aziende".

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Svenja Schwind
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