Animalìe. Nuova vita per i 27 macachi destinati a sperimentazione
I primati sono stati trasferiti dal centro sperimentale di Padova al centro di ricupero della Maremma
Assicurare un futuro ad animali altrimenti destinati alla ricerca: altri 27 macachi sono stati accolti presso il Centro di Recupero di Semproniano in Maremma e provenienti dal Consorzio per la Ricerca Sanitaria di Padova, già noto come Corit-Consorzio per la Ricerca sul Trapianto di Organi. Un'operazione senza precedenti in Italia per numero di macachi sottratti alla sperimentazione per xenotrapianti: il Consorzio, infatti, ha così chiuso la linea di ricerca su primati e liberato la colonia presente nello stabulario.
“Un risultato reso possibile grazie alla Lav e alla volontà e impegno di numerose parti coinvolte, innanzitutto il Consorzio, ma anche l'Università di Padova e l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie”, afferma la Lega Antivivisezionista. Il trasferimento dei 27 macachi è avvenuto a fine luglio, con l'ausilio di personale specializzato che ha curato ogni dettaglio, dal viaggio alla sistemazione.
"Attenti e curiosi, i macachi hanno ben presto preso confidenza con la nuova condizione di vita in semi libertà - afferma la biologa Michela Kuan, responsabile Lav Area ricerca senza animali. - Dopo le prime settimane di fisiologico adattamento ai nuovi spazi, i tre maschi sterilizzati a breve verranno uniti al gruppo più ampio delle femmine, in modo da ricomporre un gruppo sociale equilibrato che veda la presenza di entrambi i sessi con conseguenti ruoli e gerarchie. Tutta la colonia sta bene”.
La liberazione di questo gruppo di macachi è la più grande operazione di dismissione di primati "da laboratorio" avvenuta in Italia, emblema di un cambiamento che vede sempre di più rivolgersi a metodi di ricerca non basati su cavie ma su modelli sperimentali non animali, affidabili, etici e all'avanguardia.
Il Centro di recupero per animali selvatici ed esotici (Crase) di Semproniano ha come attività principale il soccorso, il recupero e la rieducazione di animali esotici e selvatici vittime di incidenti o abbandono o che sono stati sequestrati da circhi o da strutture zoologiche prive di regolari licenze, o salvati dal traffico internazionale ad opera delle Forze di Polizia, in particolare dal Corpo Forestale dello Stato, oggi Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare (CUTFAA) dell'Arma dei Carabinieri.