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Animalìe. Rapporto del Cms Onu: una specie migratoria su cinque è a rischio di estinzione

where Bonn (Germania) when Lun, 19/02/2024 who roberto

La situazione è particolarmente drammatica per i pesci: il 97% è in pericolo di scomparire. Le popolazioni di razze e storioni si sono ridotte del 90% in cinquant’anni. Lo studio integrale

Una specie migratoria su cinquecms.png rischia l’estinzione e quasi la metà (il 44%) è in declino. È quanto emerge da un nuovo rapporto del Cms (Convention on the Conservation of Migratory Species of Wild Animals), organismo delle Nazioni Unite con sede a Bonn, il quale ha tenuto la quattordicesima conferenza delle parti con il coordinamento della segretaria esecutiva Amy Fraenkel. Come riferisce il giornale dell’Onu in Italia, lo studio è stato condotto dagli specialisti dell’Unep, l’organismo ambientale dell’Onu con sede a Nairobi guidato dalla direttrice esecutiva Inger Andersen. La situazione è particolarmente drammatica per i pesci: il 97% è in pericolo di scomparire. Per esempio, le razze e gli storioni le cui popolazioni si sono ridotte del 90% in cinquant’anni.
 
Storie di migrazioni
In molti casi, questi animali sono protagonisti di viaggi incredibili come la Pittima minore, un uccello che è in grado di volare senza soste per 13mila chilometri trasferendosi dall’Alaska alla Tasmania, oppure le anguille che nascono tutte nel Mar dei Sargassi, una porzione dell’oceano Atlantico, per poi passare la vita nei fiumi di tutto il mondo e infine tornare a deporre le uova nel luogo di origine.
Secondo il rapporto Cms dell’Onu, l’esistenza di questi animali è messa in pericolo soprattutto dagli esseri umani con attività come la caccia, la pesca e altre forme di sfruttamento eccessivo del quale è vittima il 70% degli animali. Per esempio, le anguille vengono cacciate in maniera esagerata. Inoltre, il report punta il dito contro la perdita degli habitat che ha colpito fino al 75% delle specie. Essa si riferisce a fenomeni diversi, come la costruzione di una nuova strada, la costruzione di dighe, l’abbattimento di foreste ma anche la costruzione di un nuovo impianto energetico, comprese le pale eoliche.
 
Le proposte del Cms
Il documento propone anche una serie di azioni concrete per provare a raddrizzare la rotta. Contro la perdita degli habitat, è fondamentale identificare le aree critiche per le specie migratorie, aumentando gli sforzi per conservarle e al tempo stesso cercare di mitigare l’impatto di qualsiasi infrastruttura creata dall’essere umano sulle rotte migratorie in cielo, in mare e via terra. L’Onu raccomanda anche di aumentare il monitoraggio delle attività illegali così come delle attività di eccesso di pesca e di cattura non intenzionali. Una revisione nelle pratiche di pesca, soprattutto per quel che riguarda l’utilizzo e l’abbandono delle attrezzature dei pescherecci, è anche auspicata.
 
Leggi il rapporto del Cms Onu: https://www.cms.int/en/publication/s...
Per saperne di più: https://www.unep.org/news-and-storie...
OnuItalia: https://www.onuitalia.com/2024/02/12...

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