Appello di Italia Nostra per salvare il Padule di Fucecchio
L’associazione teme che chiuda il centro ricerche della più grande area umida interna d’Italia
Italia Nostra chiede alla Regione Toscana un intervento urgente che scongiuri il rischio di chiusura del Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio, in provincia di Pistoia, “che con la sua attività - ricorda Mariarita Signorini, presidente di Italia Nostra Toscana - ha svolto una costante opera di sensibilizzazione e valorizzazione delle ricchezze naturalistiche, della flora, della fauna, e della sua storia a livello nazionale e internazionale”. Com'è purtroppo emerso, il 2016 non è iniziato nel migliore dei modi per il Padule di Fucecchio: una grossa crisi, dovuta a vari fattori e ad alcune pesanti rinunce degli enti di supporto, ne stanno profilando la chiusura.
Il centro di ricerca, documentazione e promozione del Padule di Fucecchio svolge, da oltre venti anni, un'attività attraverso conferenze, didattica per le scuole e concorsi condotti da due dipendenti e diversi volontari. Di recente è venuto a mancare il contributo della Provincia di Pistoia, oltre al ritiro della presenza di alcuni Comuni della Val di Nievole, complicando non poco la situazione economico-finanziaria del Centro.
Il Padule ha un'estensione di circa 1800 ettari, divisi fra Provincia di Pistoia e Provincia di Firenze; se pur ampiamente ridotto rispetto all'antico lago-padule che un tempo occupava gran parte della Valdinievole meridionale, rappresenta tuttora la più grande palude interna italiana e che il Centro di Ricerca è stato fino a oggi l'ente preposto a prendersi cura di tale area, con risultati d'indiscussa eccellenza, con l'operato di persone capaci ed esperte del settore.