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L’aria che respiriamo. Secondo una ricerca Epha e Isde, le stufe a legna minaccerebbero la salute

where Milano when Lun, 04/04/2022 who roberto

Secondo uno studio gli italiani spendono 180 euro all’anno per l'inquinamento atmosferico causato dall’uso di energia in casa

Le malattie gravi attribuite stufa-legna.jpgall'inquinamento dell'aria dovuto al riscaldamento domestico e alla cottura dei cibi potrebbero rappresentare per ogni famiglia italiana una spesa media di 180 euro l’anno in spese sanitarie, e le stufe a legna sarebbero addirittura le peggiori, afferma uno studio realizzato dalla European Public Health Alliance (Epha) in collaborazione, per l’Italia, con l’Associazione Medici per l’Ambiente Isde Italia. Va osservato che l’Aiel, l’associazione della filiera dell’energia da biomasse forestali, sostiene la valenza ambientale della legna e propone studi di parere differente.

 
Il pericolo delle polveri fini
L'inquinamento atmosferico è considerato da molti il principale rischio ambientale per la salute, più di altre forme di contaminazione. Solamente le polveri fini Pm2,5 sono stimate da alcuni modelli di studio come causa della morte prematura di circa 49.900 italiani nel 2019 e, secondo Isde Medici per l’Ambiente, “circa la metà di tutta l’emissione di Pm2,5 proviene dall'uso di energia nelle famiglie”.
Lo studio - afferma una nota di Isde Medici per l’Ambiente - dice che “quasi il totale delle spese (l’84%), pari a 3,9 miliardi di euro a livello nazionale, sono causate da un numero relativamente esiguo di stufe a legna. “Anche le caldaie a olio e a gas causano inquinamento. Complessivamente, l'Italia spende 4,6 miliardi di euro in impatti sanitari annuali, più di qualsiasi altro paese europeo. Le famiglie italiane pagano molto di più della media europea (che è di € 130) perché l'uso dell'energia domestica in Italia è molto più alto di altri paesi dell'Europa meridionale. Le famiglie spagnole, per esempio, utilizzano molta meno energia e affrontano costi annuali di €65”, afferma l’associazione.
 
La ricerca
Lo studio, realizzato dalla società di consulenza olandese CE Delft per conto di EPHA, ha combinato i dati di Eurostat e altri dati scientifici su sette agenti inquinanti dell'aria esterna, risultato di riscaldamento e cottura delle case, per desumerne una stima dei costi sanitari.
Afferma Isde Medici Per l’Ambiente: “I bambini, gli anziani, le donne incinta e i malati sono i più colpiti dall' inquinamento atmosferico, mentre i costi sono più alti nelle città rispetto alle aree rurali perché l'inquinamento è più concentrato e colpisce più persone. Nonostante il fatto che in 18 dei 28 Paesi studiati, l'inquinamento degli edifici residenziali causi più costi sanitari del settore dei trasporti, la Commissione Europea ha trascurato il riscaldamento e la cottura come fonti di inquinamento atmosferico”.
 
I commenti
Paolo Lauriola, membro del consiglio direttivo di Isde Medici per l’Ambiente, ha affermato: "Siamo preoccupati che l'aumento dei prezzi dell'energia possa spingere più persone a usare la legna e altri combustibili inquinanti in casa. Questo rapporto dimostra che sarebbe un errore molto costoso. Non dovremmo tentare di risolvere una crisi peggiorandone un'altra. Ora è il momento di investire in un riscaldamento più pulito”.
Milka Sokolović, direttrice generale dell'Epha, ha dichiarato: "Adesso è più chiaro che bruciare combustibili fossili e biomassa in casa non è solo un problema ambientale, ma anche un grave problema di salute”.

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