torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

L’aria che tira. Nel 2024 è migliorata ancora la qualità dell’aria che respiriamo. I dati Snpa

where Milano when Lun, 31/03/2025 who roberto

Non è vero che l’aria è sempre più irrespirabile: è l’esatto contrario, e la qualità dell’aria è sempre più respirabile. Trend di riduzione per particolato Pm2,5 e biossido di azoto. Male l’ozono in estate e il Pm10 giornaliero. Nuovi limiti nella Direttiva Ue. Il caso: l’aria della Basilicata è tra le migliori d’Europa.

Non è vero che l’aria è semprearpavfotoesternostazionequalitaariabelluno.jpg più irrespirabile: è l’esatto contrario, e la qualità dell’aria è sempre più respirabile. Lo confermano i dati delle Arpa, le agenzie regionali di protezione dell’ambiente che raccolgono le rilevazioni, dati sistematizzati dall’Snpa, il sistema nazionale che con Ispra coordina le Arpa.
Tra le novità positive rilevate nel 2024, risultano nella norma i livelli di particolato atmosferico fine Pm2,5 (25 microgrammi per metro cubo è il valore limite consentito). Continuano a essere rispettati i valori annuali per il Pm10 (concentrazione media di 40 microgrammi per metro cubo), mentre permangono sforamenti nei valori giornalieri. Nei limiti ed in continua discesa le concentrazioni di biossido di azoto in quasi tutte le stazioni di monitoraggio (98%). Negativa, invece, la situazione dell’ozono: solo il 16% delle stazioni ha rispettato l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana.
Singolari i casi di alcune delle zone ritenute inquinatissime dall’immaginario collettivo e che invece alla prova degli strumenti scientifici si confermano tra le aree meno inquinate, come la zona di Taranto o la Basilicata.
 
Il caso Basilicata
L’aria della Basilicata è risultata alla prova della scienza tra le più pure d’Europa, nonostante che sulle piattaforme social molti account denuncino ripetutamente la mortalità dell’atmosfera lucana. La Basilicata ha l’aria di altissima qualità insieme con Val d’Aosta, Sicilia, Sardegna e Calabria. Commenta in proposito il quotidiano Cronache Lucane (www.lecronache.info): “Ci dispiace per i portatori luttuosi di notizie nefaste, per le prefiche del disastro ambientale, per i narratori di tragedie sul nostro territorio: la qualità dell’aria della Basilicata è la migliore in Italia ed una delle migliori in Europa. Questo non lo diciamo noi, lo certifica la commissione europea nel suo rapporto sulla qualità dell’aria in Europa”.
 
Il quadro
L’informativa annuale del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente offre il quadro nazionale relativo alla qualità dell’aria nell’anno appena trascorso. Un rapporto sintetico elaborato ogni anno dagli esperti di Snpa (Ispra e le agenzie ambientali di regioni e province autonome), che riassume i dati rilevati dalle oltre 600 stazioni di monitoraggio.
 
La direttiva
Sebbene si registri da alcuni anni una generale tendenza al miglioramento, la nuova direttiva europea approvata di recente e che entrerà in vigore dal 2030 prevede livelli molto più stringenti degli attuali anche nelle zone dove attualmente i limiti di legge sono rispettati. Occorre mettere in atto azioni a breve-medio termine che riducano le emissioni.
 
Pm10
Ad eccezione di qualche valore isolato, negli ultimi cinque anni il valore limite annuale risulta rispettato su tutto il territorio nazionale. Il valore limite giornaliero (50 microgrammi per metro cubo come media giornaliera, da non superare più di 35 volte in un anno) è stato superato in 96 stazioni, pari al 17% dei casi diffusi soprattutto nell’area del bacino padano, a Napoli e in alcuni comuni della pianura campana, nella zona della Valle del Sacco (Frosinone).
Isolati casi di violazione nella Piana Lucchese, a Terni, Colleferro (Roma), nella pianura Venafrana (Isernia), a Palermo e Catania. Va comunque registrata nel 2024 una riduzione media di circa il 20% rispetto alla media del decennio 2014-2023.
 
Pm2,5
Rispettati per la prima volta i limiti da quando si effettuano i monitoraggi (dal 2007), confermando la tendenza degli ultimi 4 anni con qualche superamento in 3-4 stazioni. Anche qui si verifica una riduzione del 3,1% rispetto ai valori medi dell’ultimo decennio.
 
Biossido di azoto NO2
Il valore limite annuale, pari a 40 microgrammi per metro cubo, è stato rispettato in larga parte del paese (606 stazioni su 617, pari al 98% dei casi). Superamenti sono stati registrati in prossimità di aree ad alti flussi di traffico stradale nei centri urbani di Torino, Genova, Roma, Napoli, Catania, Palermo e nell’agglomerato di Milano.
 
Ozono
Nel 2024 l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana è stato rispettato solo in 55 stazioni su 343, pari al 16% delle stazioni con copertura temporale sufficiente; l’obiettivo a lungo termine è stato superato per più di 25 giorni in 149 stazioni (43%).
 
Per leggere i dati di ogni singola regione: https://www.snpambiente.it/temi/aria...

immagini
Arpav_Foto esterno stazione qualità aria Belluno