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L’auto e l’ambiente. Primo no del Parlamento europeo alle auto con motore a carburante

where Bruxelles when Lun, 16/05/2022 who roberto

La proposta: dal 2035 stop alla vendita di veicoli con motore alimentato da idrocarburi, compresi quelli sostenibili a impatto zero come il biometano

Primo via libera degli eurodeputatiauto.jpg allo stop alla vendita di auto e furgoni con motore a carburanti fossili (benzina, diesel e gpl, ma anche tutti i carburanti puliti) dal 2035. La commissione Ambiente del Parlamento europeo ha approvato a ristretta maggioranza (46 voti favorevoli, 40 contrari e due astensioni) la posizione sulle norme presentate dalla Commissione Ue per rivedere gli standard di prestazione in materia di emissioni di CO2 per i veicoli nuovi.
Con il voto viene confermata la proposta di Bruxelles che prevede la vendita di auto e furgoni a sole emissioni zero dal 2035. Il testo passerà ora al vaglio della plenaria del Parlamento europeo a giugno.
Le direttive votate prevedono per le Case auto la vendita del 20% di immatricolazioni elettriche entro il 2025; il target si alza al 55% nel 2030 e passerà al 100% nel 2035.
 
Soddisfatti i produttori di auto elettriche
“Il voto della Commissione Ambiente del Parlamento europeo sullo stop alle immatricolazioni delle auto a benzina e diesel al 2035 rappresenta un primo passo dell'Europa verso la transizione all'elettrico della mobilità e, soprattutto, un chiaro segnale per cittadini e imprese”. Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, associazione che rappresenta gli stakeholder della mobilità elettrica, commenta l'approvazione del Parlamento europeo delle norme sui nuovi veicoli.
 “L'obiettivo del 100% potrebbe anche essere raggiunto prima - continua Naso - , la strada è ormai intrapresa. È giusto, come abbiamo più volte sottolineato, che la transizione sia realmente supportata da politiche strutturali per lavoratori ed imprese di settore e per questo Motus-E accoglie con favore la creazione del Just Transition Fund dedicato all'automotive. Il fondo, a cui verrà destinato anche il ricavato delle sanzioni comminate alle case auto che non rispettano i target, ha l'obiettivo di accompagnare le imprese nella transizione e supportare il raggiungimento delle competenze necessarie dei lavoratori”.

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