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In breve: Ecomondo in Cina in maggio, idrogeno per l’industria e altre notizie

where Milano when Lun, 29/01/2024 who roberto

Inquinanti dall’incendio a Cavenago, ecologisti contro il bob di Cortina, il Wwf contro l’autonomia di alcune Regioni, Greenpeace vince una causa contro i giacimenti norvegesi, Italia Nostra e gli alberi di Roma

Ambiente e transizione cdepe-ecomondo.jpegenergetica: nuova data e format per la Ecomondo in Cina
Dopo il successo della scorsa edizione del Chengdu international environmental protection expo, Europe china environmental exhibitions (Ecee) e il gruppo riminese Italian Exhibition Group (Ieg) annunciano nuove date per il prossimo appuntamento fieristico: 16-18 maggio 2024, sempre al Chengdu century city expo centre. E ne lanciano il nuovo naming: Ecomondo China – Cdepe Leading the Ecological and Energy Transition in Western China. Insieme a un nuovo format: i settori del trattamento delle acque e dei rifiuti, della prevenzione e del controllo dell'inquinamento atmosferico, del monitoraggio ambientale e della bioenergia saranno integrati con i nuovi settori energetici dello "stoccaggio" e della "mobilità elettrica", seguendo gli investimenti e gli sforzi compiuti dal governo cinese per la transizione energetica.
 
Ministero dell'Ambiente con Enea e Confindustria per decarbonizzare le imprese

Sostenere progetti di decarbonizzazione dei sistemi produttivi e iniziative legate alla produzione dell’idrogeno rinnovabile: questo l’obiettivo dell’infoday nazionale sul programma di finanziamento dell’Unione europea “Innovation Fund”, che si è tenuto a Roma presso la sede di Confindustria. L’evento è stato organizzato dal ministero dell’Ambiente, in collaborazione con Enea e Confindustria, con il fine di presentare lo strumento di finanziamento e di promuovere la partecipazione delle imprese italiane, rendendo l’Italia sempre più protagonista di questo strumento. “La giornata informativa fa seguito alla pubblicazione dello scorso 23 novembre dei nuovi bandi del fondo, che mettono a disposizione un budget di 4,8 miliardi di euro derivanti dai proventi del sistema Ets. Attualmente, in base ai dati resi pubblici, l’Innovation Fund appoggia 12 progetti in Italia, per un budget complessivo di circa 170 milioni di euro”, ha evidenziato Giulia Monteleone, direttrice del dipartimento Enea di tecnologie energetiche e fonti rinnovabili.
 
Diossine per l’incendio di Cavenago (Milano)
Accertata la presenza in aria di diossine durante la giornata dell’incendio, in linea con la fase emergenziale, divampato lo scorso 22 gennaio alla Planet Farms di  Cavenago di Brianza. È quanto emerge dalle analisi effettuate dal laboratorio di Arpa Lombardia sul primo filtro del campionatore ad alto volume posizionato nei pressi dell’istituto scolastico Ada Negri di Cavenago. Il valore delle diossine, pari a 0,98 picogrammi/metro cubo, evidenzia un’alterazione della qualità dell’aria in linea con quanto normalmente prodotto dagli incendi. Per quanto riguarda gli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici), presenti nel primo filtro, la concentrazione è di 0,59 nanogrammi/metrocubo, in linea o inferiore con quanto misurato in aree simili della Lombardia, in questo periodo dell’anno, non coinvolte da incendi.
 
No ecologista alla pista da bob a Cortina
Una sola offerta è stata presentata lo scorso 18 gennaio alla gara di appalto della nuova pista da bob, skeleton e slittino di Cortina d’Ampezzo, da realizzare in sostituzione di quella storica oramai abbattuta, per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina che si svolgeranno a partire dal 6 febbraio 2026, cioè tra due anni. Il nuovo progetto della pista è arrivato dopo che due gare di appalto per il precedente progetto erano andate deserte (a settembre e a ottobre 2023).  I presidenti nazionali delle associazioni di protezione ambientale Club Alpino Italiano, Federazione Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness, Touring Club Italiano e Wwf Italia hanno inviato nei giorni scorsi una lettera al presidente del Cio, Thomas Bach, in cui ribadiscono i motivi dell’opposizione al progetto. Secondo le associazioni ambientaliste il progetto è privo di ogni valutazione ambientale pur riguardando una delle più delicate valli alpine; mette a forte rischio la sicurezza degli atleti e del pubblico perché posticipa la scadenza per la consegna dei lavori e la pre-omologazione della pista ad aprile 2025; elimina quegli elementi che nel precedente progetto avrebbero mitigato, sia pure molto parzialmente, l’impatto sul paesaggio: copertura della pista, rivestimento e tetto verde dell’edificio dell’impianto di refrigerazione, semplificazione dei rivestimenti della pista, interramento di parte del tracciato; manca un piano per il futuro; l’impianto non è giustificabile sul piano dell’utilità e della redditività se si considera che in Italia i praticanti ufficiali delle tre discipline interessate sono solo 59.
 
Il Wwf contro l’autonomia regionale
Il disegno di legge sul regionalismo differenziato “rappresenta per la tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali ben più di una mina innescata”, dice il Wwf. Secondo l’associazione, “è emerso chiaramente che: non c’è copertura economica per garantire uguali Livelli Essenziali di Prestazione in modo omogeneo in tutte le Regioni; inoltre, i Lep relativi alla tutela ambientale non sono stati ancora definiti (soprattutto per i temi della biodiversità e dei servizi ecosistemici), né sono definibili senza il necessario sostegno tecnico e scientifico”.
 
Greenpeace Nordic vince una causa ambientale contro lo Stato norvegese
Insieme al gruppo ambientalista Natur og Ungdom l’organizzazione Greenpeace Nordic ha ottenuto una vittoria in tribunale contro lo Stato norvegese, fermando tre progetti petroliferi e di gas nel Mare del Nord. Tra questi c’è il giacimento di Breidablikk, dove è coinvolta Vår Energi, azienda detenuta in parte dall’italiana Eni. Secondo l’organizzazione, le recenti approvazioni dei tre nuovi giacimenti petroliferi e di gas di Breidablikk, Yggdrasil e Tyrving, tutti nel Mare del Nord, violano la Costituzione norvegese, la legge dell’Area Economica Europea e gli impegni internazionali sui diritti umani della Norvegia. “È una vittoria importante per la nostra generazione, per quelle future e per l’ambiente. Con questa sentenza milioni di barili di petrolio rimarranno nel sottosuolo”, ha commentato Gytis Blaževičius, di Natur og Ungdom.
 
Italia Nostra sull’abbattimento degli alberi e delle alberate di Roma
Protesta l’associazione Italia Nostra: “In un pessimo quadro generale, a fronte delle stagioni sempre più calde che si attendono, della necessaria opera di forestazione urbana, dell'imminente Giubileo e della necessità di avere sempre più ombra e sempre più alberi nelle strade, tra i palazzi e nei giardini, a Roma si pota con metodi sempre più decisi e demolitori e si tagliano alberi oltre ogni limite mai visto prima. E questo dopo la tragedia dei Pini e delle Pinete di Roma, sulle quali si è abbattuta la pandemia portata dal parassita Cocciniglia Tartaruga (Toumeyella parvicornis)”. L’elenco degli abbattimenti censiti dall’associazione è molto lungo. Secondo Italia Nostra “da anni, da decenni, depauperate, non mai o quasi mai ripopolate degli alberi mancanti, manipolate artatamente per dare spazio ai desiderata di esercizi, distributori, passi carrabili. Con il metodo semplice e truffaldino della asfaltatura della tazza di contenimento dell'albero, non appena eliminato. Un modo semplice ed efficace affinché di quell’esemplare se ne perdano per sempre le tracce, e non venga ripiantato a disturbare interessi privati di esercizi e negozi che vogliono apparire senza alcun ostacolo visivo. Abbiamo una rilevazione scientifica. Le alberate storiche del Municipio II sono pari agli archi dentali di poveri vecchi. Più che decoro e bellezza, parlano di abbandono e sciatteria. I frutti di una città che non ha più voluto avere quel Servizio giardini che la aveva resa famosa.
Tutte queste notizie vanno messe insieme e politicamente valutate. Qualcuno politicamente ne dovrà rispondere”.

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