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Clima blasfemo – Fa caldo e le montagne restano senza croci in vetta

where Bolzano when Lun, 10/09/2012 who redazione

Dopo l’Ortles, la montagna più alta dell’Alto Adige, anche il Grossvenediger nel Tirolo austriaco perde il simbolo della cima: le croci sono piantate nel ghiaccio che si sta sciogliendo. E le vette si abbassano. Lanciata la Piattaforma energetica della regione alpina

Un’altra vetta delle Alpi ha perso la sua croce in conseguenza del caldo esagerato delle scorse settimane: dopo l’Ortles, che coi suoi 3.905 metri è la montagna più alta dell’Alto Adige, anche il Grossvenediger (3.666 metri) nel Tirolo austriaco ha perso il suo simbolo religioso in vetta, per colpa delle alte temperature che quest’estate sono state registrate in alta quota.
Ma per il Grossvenediger la beffa non finisce qui, visto che la montagna anno per anno diventa più piccola. La croce è stata rimossa nei giorni scorsi dal soccorso alpino austriaco con l’ausilio di un elicottero della polizia perché il “fungo” di ghiaccio, nel quale era piantata, si è sciolto a tal punto da rendere instabile la grande struttura di metallo. La croce rischiava di precipitare e rappresentava un pericolo per gli alpinisti. Il simbolo sarà rimontato 15 metri più in basso su una cresta di granito, assicurano gli austriaci.
Negli ultimi dieci anni lo strato di ghiaccio sulla vetta del Grossvenediger è diminuito di sette metri, due solo negli ultimi due anni: trent’anni fa la montagna misurava ancora 3.674 metri contro gli attuali 3.666.
Nel frattempo il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, assumendo la presidenza della Convenzione delle Alpi a Poschiavo, in Svizzera, ha lanciato la Piattaforma energetica della regione Alpina. Si tratta di un’esperienza pilota transnazionale che integrerà i sistemi energetici della Baviera, di Austria e Svizzera, delle zone alpine di Francia, Italia, Slovenia. Tra i punti sono sviluppabili ci sono la promozione e la sperimentazione di tecnologie innovative nelle fonti rinnovabili e nell’efficienza energetica, con particolare riferimento al “nuovo idroelettrico”.
La Convenzione delle Alpi è stata avviata nel 1991.

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