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Che clima che fa. Ecco come la protezione civile riduce il rischio di eventi estremi

where Milano when Lun, 22/04/2024 who roberto

Il Ccv Mi e la Città metropolitana di Milano con il Politecnico di Milano hanno promosso un confronto sulle sfide legate al modificarsi del clima e alla risposta del territorio

Il modificarsi del clima, con tutteeventoestremo-milano.jpg le sue implicazioni, sta rapidamente diventando una delle questioni più urgenti e complesse del nostro tempo. Le sue conseguenze sono già visibili in ogni angolo del nostro pianeta e, senza azioni tempestive, la sicurezza di comunità, ecosistemi ed economie potrebbe essere in pericolo. I cambiamenti climatici, la loro prevenzione e mitigazione e le sinergie attuabili sono stati protagonisti nel convegno “Proteggere. Cambiamenti climatici e mitigazione del rischio”, organizzato dal comitato di coordinamento del volontariato organizzato di protezione civile di Milano (Ccv Mi) e dalla Città metropolitana di Milano, in collaborazione con il Politecnico di Milano – dipartimento di architettura, ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito (Dabc).
L’obiettivo è confrontarsi su come affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici in atto che generano quei fenomeni estremi che, negli ultimi anni, stanno caratterizzando ormai anche il territorio italiano. L’innalzamento delle temperature e i cambiamenti nei modelli meteorologici determinano uno scenario in rapida evoluzione che richiede contromisure decise. È necessario mettere in campo azioni che possano mitigarne le conseguenze e stabilire soluzioni innovative di prevenzione dei rischi legati a tali fenomeni. Un’occasione, quindi, per un proficuo dialogo e uno scambio di conoscenze tra esperti, decisori politici, ricercatori e rappresentanti della comunità, che ha fornito importanti spunti di riflessione al servizio di più chiare politiche di prevenzione e gestione delle informazioni.
Una giornata di confronto, con un parterre di relatori e relatrici d’eccezione, formato da figure istituzionali, professionisti, tecnici delle tematiche affrontate, accademici ed accademiche provenienti da importanti atenei italiani ed esperti di protezione civile, alla presenza del capo del dipartimento di protezione civile Fabrizio Curcio, dei referenti istituzionali della Città metropolitana di Milano e della Regione Lombardia, di Maddalena Buffoli, Politecnico di Milano, e di Dario Pasini, presidente di Ccv Mi.

Luca Buson, presentatore e conduttore radiofonico, ha moderato il dibattito mattutino, sul tema “Eventi climatici e scienza” con gli interventi di Giovanni Menduni (Politecnico di Milano) sulla prevenzione nel contesto del clima che cambia, Scira Menoni (Politecnico di Milano) su valutazione e mitigazione dei danni connessi ai rischi naturali, Alberto Minelli (Unibo) su cambiamenti climatici e gestione del verde, e Nicola Micele (comandante provinciale vigili del fuoco Milano) sulle esperienze degli ultimi anni nella gestione degli eventi meteorologici avversi.
A seguire tavola rotonda dedicata a “Le istituzioni e gli enti di ricerca nella prevenzione, nella gestione del rischio e nella comunicazione alla popolazione”, moderato da Paolo Foschini, giornalista del Corriere della Sera, con Anna Castiglione (Università di Trento), Cristina Lavecchia (Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo), Maddalena Buffoli (Politecnico di Milano), Marco La Veglia (AIPo), Cinzia Davoli (Città metropolitana di Milano) e Andrea Zaccone (Regione Lombardia). Hanno parlato anche il meteorologo Andrea Giuliacci e, a seguire, i mini-interventi su “Previsione, Prevenzione e gestione dell’Emergenza”, con l’intervento di Francesca Framba e Giulia Pinotti (Città metropolitana di Milano) su strategie e misure di adattamento locale al cambiamento climatico, Alessandra Zanelli (Politecnico di Milano) con un caso studio dell’osservatorio sulla resilienza nei territori alluvionati dell’Emilia Romagna, quindi l’intervento del sindaco di Sant’Agata sul Santerno sull’emergenza Emilia Romagna maggio 2023, e del Comune di Milano.

“È fondamentale per tutto il sistema di protezione civile governare la complessità dei cambiamenti climatici – afferma Dario Pasini, presidente Ccv Mi –. I singoli enti terzo settore devono diventare sentinelle sul territorio. È anche necessario costruire una rete di informazioni e conoscenze, che in molti casi è andata perduta, ma soprattutto dobbiamo lavorare in sinergia per condividere questo bagaglio informativo a tutti i livelli, anche istituzionali, così da elaborare un sistema di prevenzione e di risposta efficace”. “Una giornata di grande importanza, sulla scia di un grande lavoro che la Città metropolitana di Milano e il mondo del volontariato stanno portando avanti sul territorio – ha commentato Fabrizio Curcio, capo dipartimento Protezione civile –. Il tema dei cambiamenti climatici è multidisciplinare, ha un impatto ambientale, sociale ed economico sia su scala locale che nazionale; dobbiamo ragionare come l’attività e le riflessioni del sistema di Protezione civile si devono inserire nelle strategie più ampie del Paese, capendo come dare il nostro contributo. Il lavoro va in questa direzione: mettere a sistema la Protezione civile con chi si occupa di ambiente e studio del territorio, anche a livello accademico, e con chi, a livello istituzionale, è chiamato a definire le future politiche, ma anche con chi a livello operativo, lavora nell’emergenza. Grazie quindi a tutti per questa opportunità”.

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