Il clima che scalda. Allarme dell’Aie: non bastano i tagli alle emissioni di metano
L’agenzia parigina elenca la decina di Paesi “responsabili di circa 80 milioni di tonnellate di emissioni di metano”, a cominciare da Usa (13,3 milioni di tonnellate) e Russia (11 milioni di tonnellate)
Allarme metano, il gas che se non viene bruciato ha un effetto serra decine di volte più intenso rispetto alla CO2. Nel nuovo rapporto annuale “Global Methane Tracker 2024”, l’Agenzia internazionale dell’energia (Aie-Iea) ha accertato che nel 2023 l’estrazione e l’uso di combustibili fossili hanno generato emissioni per quasi 120 milioni di tonnellate di metano, un risultato molto vicino all’anno record 2019. In particolare le grandi perdite di metano dagli impianti di estrazione e trasporto l’anno passato sono cresciute del 50% e hanno contribuito con circa 5 milioni di tonnellate.
Secondo i piani, l’industria dei combustibili fossili deve ridurre le emissioni di metano del 75% entro il 2030 per essere al passo con l’obiettivo Net zero entro il 2050. Gli interventi necessari richiederebbero investimenti per circa 170 miliardi di dollari, circa il 5% del fatturato del settore.
Lo studio dell’Aie
La rilevazione dell’Aie dice che le emissioni di metano del settore energetico sono rimaste vicine a un livello record l’anno scorso e la produzione e l’uso di combustibili fossili hanno provocato nel 2023 l’emissione di quasi 120 milioni di tonnellate di metano, in aumento rispetto al 2022. Dice il rapporto dell’Aie che le emissioni di metano sono all’origine di “quasi un terzo dell’aumento delle temperature globali dalla rivoluzione industriale”, ancora lontane dagli obiettivi climatici internazionali. Per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi “le emissioni di metano da combustibili fossili devono diminuire del 75% in questo decennio”. L’agenzia parigina elenca la decina di Paesi “responsabili di circa 80 milioni di tonnellate di emissioni di metano derivanti dai combustibili fossili nel 2023, rappresentando due terzi del totale globale”, a cominciare da Usa (13,3 milioni di tonnellate) e Russia (11 milioni di tonnellate).
Che cos’è il Methane Tracker
Il metano è responsabile di circa il 30% dell’aumento della temperatura globale a partire dalla rivoluzione industriale, e riduzioni rapide e prolungate delle emissioni di metano sono fondamentali per limitare il riscaldamento globale a breve termine e migliorare la qualità dell’aria. Il settore energetico – compresi petrolio, gas naturale, carbone e bioenergia – rappresenta oltre un terzo delle emissioni di metano derivanti dalle attività umane. Il Global Methane Tracker dell’Aie è uno strumento indispensabile nella lotta per ridurre le emissioni di tutto il settore energetico e fornisce le stime delle emissioni di tutto il settore – attingendo ai dati più recenti e alle letture provenienti dai satelliti e alle misurazioni a terra – e i costi e le opportunità per ridurre queste emissioni. Tiene inoltre traccia degli impegni e delle politiche attuali per ridurre le emissioni di metano e i progressi verso questi obiettivi e include gli investimenti necessari per ottenere riduzioni delle emissioni e le potenziali entrate derivanti da queste misure.
Leggi il Global Methane Tracker https://www.iea.org/reports/global-m...