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Il governo dà il via libera alla Tav Torino-Lione. Il maxi tunnel di 57 chilometri si farà

where Roma when Mar, 11/06/2013 who matteo

Approvato lo schema di disegno di legge che ratifica l’accordo con la Francia per l’alta velocità ferroviaria. Lupi “soddisfatto”. I Cinque stelle: opera non richiesta dall’Europa. Scontro sui vantaggi ambientali

“Sono soddisfatto dell’accelerazione che stiamo dando a quest’opera strategica mantenendo tutti gli impegni che ci siamo assunti con i rappresentanti degli enti locali, con la Francia e con l’Unione europea”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, ha commentato l’approvazione del disegno di legge di ratifica del trattato Italia-Francia, con cui – precisa una nota del ministero – “il governo conferma la priorità della Tav Torino-Lione”.
I dettagli del ddl – Lo schema di disegno di legge approvato la scorsa settimana dal consiglio dei ministri riguarda l’intesa tra Italia e Francia siglata il 30 gennaio 2012 a Roma, che ha aggiornato il trattato per la nuova Torino-Lione firmato il 29 gennaio 2001. L’accordo ratifica le modifiche al tracciato in Italia, decise dal 2006 in poi con la creazione dell’Osservatorio tecnico, e le fasi di realizzazione dell’opera.
La prima riguarda essenzialmente le stazioni internazionali di St. Jean de Maurienne, in Francia, e Susa, in Italia, il maxi tunnel di 57 chilometri che consente di attraversare la montagna riducendo la pendenza rispetto alla linea storica, e il collegamento con la vecchia linea a Bussoleno.
L’intesa stabilisce anche la ripartizione dei finanziamenti tra Italia e Francia, indipendentemente dal contributo della Ue: le rispettive quote sono il 57,9% e il 42,1%. Viene anche definita la modalità di governance del progetto della Tav nella fase di costruzione e, in particolare, del futuro promotore pubblico che subentrerà alla Ltf (Lyon Turin Ferroviaire). Il collegamento ferroviario sarà misto merci-viaggiatori.
Da Milano a Parigi in quattro ore – La realizzazione dell’opera, che ha molti oppositori che ne sottolineano gli elevati costi rispetto ai benefici, “comporterà vantaggi – secondo una nota del ministero di Lupi – in termini di dimezzamento dei tempi di percorrenza per i passeggeri (da Milano a Parigi si passa da sette ore e mezza a quattro), incremento della capacità nel trasporto merci (portata da 1.050 a 2.050 tonnellate e lunghezza fino a 750 metri per treno, con costi di esercizio quasi dimezzati), riduzione del numero di camion su strada (circa 600mila l’anno). Con ricadute positive per l’ambiente: riduzione annuale di emissioni di gas serra (a regime tre milioni di tonnellate equivalenti di anidride carbonica, corrispondente alla CO2 di una città di 300mila abitanti), trasformazione della linea esistente in metropolitana di valle a servizio dei residenti e riduzione degli incidenti stradali e dei connessi costi sociali. 
M5s: Tav non richiesta dall’Europa – “Nella relazione alla Camera il sottosegretario Rocco Girlanda ha svelato ciò che in Val Susa è noto da anni: non esiste alcun impegno nei confronti dell’Europa alla realizzazione della Torino-Lione”. Lo afferma il senatore del Movimento 5 stelle, Marco Scibona, dopo avere incontrato Girlanda con Laura Puppato (Pd) e altri parlamentari.
“È stata svelata – prosegue Scibona – la falsità della litania lo chiede l’Europa, non essendo l’asse 6 previsto ad alta velocità. Ribadiamo, inoltre, l’incostituzionalità di quella parte del trattato che prevede la cessione di sovranità alla Francia di parte del territorio della Valsusa”.
“Opera ormai inutile” per Sel – L’approvazione del disegno di legge che ratifica l’accordo sulla Tav “è la prosecuzione di un errore che porta a sostenere un’opera non più utile e non tiene conto dell’opposizione di migliaia di persone e di decine di amministratori locali del territorio”, protesta il deputato di Sel Giorgio Airaudo. “È un’opera che non serve più. Considerata la drammatica crisi economica in cui versa il nostro paese – conclude Airaudo – e le dissestate finanze dello stato, la realizzazione di un progetto così impegnativo, per oggi e per il futuro, è insensato e irresponsabile”.

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