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Le idee diffuse. Ricerca: 9 consumatori su 10 collegano cambiamento climatico e bollette in aumento

where Bergamo when Lun, 12/09/2022 who roberto

Secondo uno studio di Schneider Electric, più della metà delle persone prevede edifici con tecnologie smart e mette il peso della responsabilità per il cambiamento climatico sulle spalle degli individui

Uno studio promosso da Schneider smart-building.jpgElectric, multinazionale delle tecnologie di gestione dell’energia e dell’automazione, rileva che quasi 9 consumatori su 10 a livello mondiale (l’86%) ritiene che il cambiamento climatico porterà all’aumento della bolletta energetica, e i singoli dovrebbero avere un ruolo più importante nella lotta a questo fenomeno.

I dati
I dati più importanti emersi dallo studio condotto sui consumatori sono i seguenti: 7 persone su 10 (il 72%) considerano una priorità personale ridurre l’impronta di carbonio; oltre la metà (55%) ritiene importante che gli edifici in cui vivono diventino “net zero”, ma meno di un terzo (il 31%) pensa che questo possa veramente accadere; oltre la metà (55%) pensa che sia responsabilità degli individui combattere il cambiamento climatico.
Jaap Ham, associate professor in the industrial engineering & innovation sciences all’Università della Tecnologia di Eindhoven, che ha dato consulenza su questo studio, commenta: “L’aumento dei prezzi dell’energia e un costo della vita più alto che mai, unito al numero crescente di veicoli elettrici su strada e di device alimentati con energia elettrica, rende la gestione dell’energia a livello residenziale una delle aree di maggiore importanza per i consumatori, per i costruttori, per le aziende e per i governi di tutto il mondo. I dati della ricerca mostrano che molto vogliono cambiare, ma sono pessimisti su quanto le loro scelte possano fare la differenza, mentre, in realtà, il futuro è davvero nelle nostre mani se rendiamo i luoghi dove viviamo più sostenibili con l’aiuto delle moderne tecnologie di gestione dell’energia”. “L’ostacolo più grande al cambiamento, oggi, sono i nostri schemi mentali”, prosegue Ham. “Abbiamo come un blocco psicologico, che ci porta a sottrarci alla responsabilità di agire. La ricerca mostra che se adottiamo soluzioni intelligenti e digitali per combattere il “nemico invisibile” negli sprechi del consumo e nella gestione dell’energia, se sostituiamo i combustibili fossili con elettricità da fonti pulite e intelligente cambiando “la dieta energetica” degli edifici, possiamo vedere in concreto il contributo significativo che diamo alla lotta al cambiamento climatico. Inoltre, dovremmo poter fare il bene dell’ambiente senza compromessi sul benessere”.
 
I consumatori cercano strumenti smart
Lo studio rivela anche che i consumatori, oggi, vogliono avere uno stile di vita sostenibile, e indicano come principale priorità l’efficienza energetica a livello residenziale. Il 40% dei rispondenti crede che le tecnologie per gli edifici smart possano aiutare a rendere più sostenibili le loro case; oltre la metà (54%) si aspetta che i nuovi edifici residenziali siano equipaggiati con tecnologie smart home, un 13% in più di quanti avevano la stessa aspettativa in una rilevazione condotta nel 2020; individui e famiglie sono disposti a spendere in media 1.995 euro nei prossimi 12 mesi per aumentare l’efficienza energetica; chi ha già adottato tecnologie smart e ne ha già visto i vantaggi è disposto a spendere 2.613 euro, mentre chi non ne ha mai usate è disposto a spendere 1.079 euro.
Tra le tre tecnologie più acquistate vi sono quelle per l’illuminazione e la regolazione della temperatura smart.

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