torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Indiscreto: giro di valzer fra direttori al Minambiente. Nomi e incarichi

where Roma when Lun, 15/12/2014 who redazione

Il ministro Galletti ha firmato il decreto che cambia i direttori generali e dà il via a nuove direzioni

Maurizio Pernice lascia l’area Rifiuti e bonifiche e si occuperà della nuova direzione generale Energia; Renato Grimaldi lascia la direzione rotezione della natura e del mare e passa alla Valutazione d’impatto ambientale (Via); Mariano Grillo dalla Via passa ai Rifiuti; Francesco La Camera, già al Personale e a interim a Clima-energia-sviluppo sostenibile, si dedicherà allo Sviluppo sostenibile; al Personale viene ripescato Mauro Luciani. Sono alcuni degli effetti del “giro di valzer” degli incarichi al ministero dell’Ambiente deciso nei giorni scorsi dal ministro Gian Luca Galletti.download.jpg

Al posto di Grimaldi, alla Protezione natura arriverebbe Maria Carmela Giarratano, già vice di Grimaldi, molto apprezzata. La divisione Clima-energia-sostenibilità, che era “storicamente” di Corrado Clini fino alla primavera scorsa, è stata scorporata in due direzioni alle quali arriveranno Pernice e (incarico che già ricopre dall’uscita di Clini) La Camera. Luciani, da alcuni anni in posizione defilata, trova ora un incarico meglio definito. Inoltre Massimiliano Atelli, già capo del Legislativo quando ministro era Corrado Clini e poi a capo della Segreteria tecnica, ha lasciato il ministero per tornare all’incarico di magistrato della Corte dei conti.
Prossimamente dovrebbero esserci aggiornamenti per completare il quadro degli incarichi.

In luglio, con il Dpcm 142, erano state scorprorate alcune direzioni. Le direzioni generali, oltre a quella degli affari generali e del personale, erano state così divise: direzione generale per i rifiuti e l'inquinamento; direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque; direzione generale per la protezione della natura e del mare; direzione generale per il clima e l'energia; direzione generale per le valutazioni e le autorizzazioni ambientali; direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l'Unione europea e gli organismi internazionali. Le direzioni sono coordinate dal segretario generale.
La riforma era già stata abbozzata quando ministro era Andrea Orlando, ma solamente in estate era stata formalizzata.

Qualche dettaglio. La Direzione per i rifiuti e l’inquinamento si occupa anche di rifiuti radioattivi e scorie nucleari, prevenzione e protezione dall'inquinamento acustico, monitoraggio dei piani regionali di gestione dei rifiuti; i criteri generali e le metodologie per la gestione integrata dei rifiuti; le attività che in precedenza erano attribuite al soppresso osservatorio rifiuti; la raccolta differenziata, il riuso, il riciclaggio, il recupero e il mercato dei materiali recuperati, la prevenzione e la riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti e dei rischi di inquinamento. Inoltre, l’inquinamento atmosferico e i limiti massimi di accettabilità della concentrazione e dei limiti massimi di esposizione relativi ad inquinamenti atmosferici di natura chimica, fisica e biologica, e dei limiti negli ambienti di lavoro.

La Direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque si occuperà di difesa del suolo, di rischio idrogeologico, di derivazioni di acqua, di polizia idraulica, di navigazione interna, di cave e torbiere, di acque e servizi idrici. La medesima Direzione ha competenza in materia di bonifica dei siti inquinati, salvaguardia e risanamento di aree che necessitano di interventi specifici per la presenza di valori naturalistici o di peculiari caratteristiche geomorfologiche, aree che presentano pressioni antropiche; aree sensibili, vulnerabili e di salvaguardia; aree montane; dissesto idrogeologico e messa in sicurezza.

La Direzione generale per la protezione della natura e del mare si occupa di aree protette terrestri, montane e marine; Rete Natura 2000; assetto del territorio, biodiversità, pianificazione paesaggistica; siti naturalistici Unesco; elementi cognitivi alla Direzione per le valutazioni ambientali in materia di Ogm; biodiversità; salvaguardia delle specie di flora e fauna terrestri e marine, con particolare riguardo alla tutela delle foreste ed alla gestione sostenibile degli ecosistemi forestali, nonché al commercio internazionale delle specie animali e vegetali (Cites) e della tutela dell’ambiente marino.

La Direzione generale per il clima e l'energia si occupa dei programmi e progetti nazionali per la riduzione della intensità di carbonio nei settori economici, con particolare riferimento alla produzione ed al consumo di energia, ai trasporti, alle attività agricole e forestali; Ecolabel, Emas, politiche integrate di prodotto e di ecosostenibilità dei consumi nel settore della pubblica amministrazione (acquisti pubblici verdi), cambiamenti climatici, sistema energetico nazionale, riduzione delle emissioni di gas serra, fonti di energie rinnovabili, politiche per le città sostenibili, mobilità sostenibile e mobility management.

Alla Direzione generale per le valutazioni e le autorizzazioni ambientali sono attribuite funzioni in materia di valutazione impatto ambientale e di valutazione ambientale strategica (Via e Vas), autorizzazioni integrate ambientali; attività connesse a situazioni a rischio di incidente rilevante; biosicurezza e biotecnologie; autorizzazioni all'emissione deliberata nell'ambiente di Ogm ed all'immissione sul mercato di Ogm, in collaborazione con la Direzione generale per la protezione della natura e del mare relativamente agli effetti anche potenziali sugli ecosistemi naturali e sulla biodiversità.

La Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l'Unione europea e gli organismi internazionali, quindi, ha competenze in materia di sviluppo sostenibile, in coordinamento con la Direzione generale per il clima e l'energia; Agende 21 locali, politiche di fiscalità e contabilità ambientale; ricerca e politiche per la riduzione dei flussi di materia ed energia dei processi e dei prodotti e la loro impronta ambientale; occupazione verde; gestione delle politiche comunitarie con soggetti di livello sovrannazionale ed internazionale; attività istruttoria per la definizione dei criteri per l'uniforme esercizio delle azioni di risarcimento e per la gestione del contenzioso in materia di danno ambientale e la titolarità delle azioni risarcitorie in materia di danno ambientale di competenza ministeriale, nonché in relazione agli interventi di bonifica di altre amministrazioni.

immagini
Gian Luca Galletti, ministro dell'Ambiente
leggi anche: