Ecologia

Il ministero dell’Ambiente ha rinnovato il contratto con il servizio antinquinamento delle navi Castalia. Oltre al contrasto degli idrocarburi, si dedicherà alla raccolta di rifiuti marini galleggianti

Rinnovato il contratto per il servizio antinquinamento marino del ministero dell’Ambiente attraverso il noleggio di 32 unità navali specializzate nel contenimento e recupero di idrocarburi e di sostanze derivate e di oli minerali nelle acque del mare territoriale, lungo il perimetro costiero nazionale.

Novità importante rispetto al passato è che il servizio antinquinamento marino, unitamente alle tradizionali forme di contrasto degli idrocarburi, si dedicherà anche alla raccolta di rifiuti marini galleggianti e in particolare della plastica, sia in aree marine protette che in aree antistanti le foci dei fiumi.
Nel periodo di durata del contratto (due anni), riaggiudicato al consorzio armatoriale Castalia in seguito alla gara comunitaria, verranno così tracciati la presenza, la quantità e la qualità dei rifiuti marini galleggianti e della plastica raccolti in mare dalla flotta antinquinamento marino del ministero dell’Ambiente, al fine di valutare idonee iniziative di contrasto del fenomeno della plastica in mare, in linea con gli impegni internazionali assunti dal nostro Paese (convenzione di Barcellona, strategia marina ecc.). Per questa attività il ministero verrà affiancato dal consorzio Corepla con il quale - dopo l’esperienza Mare d’Amare con le barriere sperimentate da Corepla insieme con Castalia - è stato sottoscritto l’estate scorsa un accordo per un progetto sperimentale di riciclo del materiale plastico recuperato a mare dalla flotta.