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Mobilità e smog. Le regioni della Pianura padana chiedono di avere subito i fondi per il 2020

where Milano when Lun, 22/06/2020 who roberto

Qualità dell'aria, le regioni del Bacino padano vogliono un primo incontro per fare il punto dopo il lockdown. Gli assessori chiedono di disporre tempestivamente delle somme per il 2020

Le regioni più colpite dal Coronavirusstopdiesel.jpg, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto, sono tornate a riunirsi per parlare della qualità dell'aria del Bacino padano, sollecitando la messa a disposizione dei fondi già previsti per l’anno in corso. Lo hanno fatto sapere gli assessori regionali all'Ambiente durante i lavori del tavolo del Bacino padano, che si è svolta in videoconferenza. Presenti Raffaele Cattaneo (Lombardia), Irene Priolo (Emilia-Romagna), Matteo Marnati (Piemonte) e Gianpaolo Bottacin (Veneto).
 
“Abbiamo condiviso - hanno detto gli assessori - la richiesta al Governo di disporre tempestivamente almeno delle risorse previste per il 2020, già stanziate ma non ancora trasferite, per poter potenziare al più presto gli interventi per la qualità dell'aria, in particolare per la sostituzione del parco veicolare più inquinante"."Attendiamo la possibilità - hanno proseguito - di disporre delle risorse statali destinate alle regioni del Bacino padano per la qualità dell'aria. Somme che ammontano a 16 milioni di euro per il 2020, a 41 milioni dal 2021 e a 82 milioni dal 2023.

"Il lockdown - hanno affermato gli assessori - ha dimostrato che il traffico non è l'unica causa di inquinamento. A fronte di una riduzione del traffico pari a circa il 70% si è vista una riduzione delle emissioni degli inquinanti dal 14% (Pm10) al 40%  (Nox). Le politiche che metteremo in campo dovranno quindi agire, oltre che sulla mobilità, su molteplici leve relative ai fattori che sono causa maggiore delle emissioni inquinanti: dal riscaldamento a biomasse, alle emissioni provenienti dagli spandimenti in agricoltura. A fronte di queste rilevazioni, riteniamo che anche a livello europeo andranno fatte presenti con forza le specificità dei territori delle nostre regioni che, per le note ragioni orografiche e meteo-climatiche, presentano condizioni strutturali di maggiore difficoltà nella lotta all'inquinamento atmosferico". "Le valutazioni sull'inquinamento non riguardano solo gli assessorati all'ambiente - hanno aggiunto - motivo per cui riteniamo necessaria una riflessione più ampia in grado di coinvolgere l'agricoltura, i trasporti e le attività produttive.

Gli assessori hanno anche condiviso l'idea di rilanciare le attività legate all'accordo di Bacino padano, ma in relazione agli impegni con decorrenza al 1° ottobre hanno sottolineato che "mantenendo l'obiettivo di rientro al di sotto dei limiti europei entro il 2025, intendiamo sviluppare gli interventi necessari su più linee di azione, rafforzando quelle relative agli impianti di riscaldamento e al contrasto alla formazione secondaria di inquinanti e non concentrandosi solo sulla mobilità. Non possiamo infatti non considerare le difficoltà contingenti legate all'emergenza Covid". "Infine - hanno concluso gli assessori regionali Cattaneo, Priolo, Marnati e Bottacin - salutiamo con favore le conseguenze positive sulla riduzione delle emissioni derivanti dell'introduzione dello smartworking che, all'interno dell'Accordo di Bacino padano, potrebbe diventare un'ulteriore misura da attuare in situazioni emergenziali".

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