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Sugli Ogm l’Europa lascia (un po’ più) liberi i Paesi membri

where Bruxelles (Belgio) when Mar, 09/12/2014 who redazione

Il ministro Galletti: per gli Ogm raggiunto in Ue accordo di principio

"A Bruxelles raggiunto accordo di principio Consiglio-Commissione-Parlamento: decisione finale su libertà Stati per Ogm a portata di mano". Così, su twitter, il ministro per l'Ambiente, Gian Luca Galletti, download.jpgcomunica l'esito della riunione fiume a Bruxelles circa il delicatissimo negoziato sulla coltivazione degli Ogm in Europa. L'intesa dovrà essere formalmente approvata dal Comitato degli Ambasciatori Ue (Coreper) e dalla Commissione parlamentare Ambiente.

L'obiettivo del vertice era trovare un punto di incontro sulla proposta della direttiva Ue che consentirebbe ai singoli Stati membri di restringere o vietare la coltura degli Ogm su una parte o sull'insieme del loro territorio, nonostante essi siano stati autorizzati o siano in corso di autorizzazione a livello europeo.

L'Italia è la nona presidenza dell'Unione che tenta di portare in porto una decisione estremamente importante per il settore. Per questo, è stato lo stesso ministro per l'ambiente, Gian Luca Galletti, a guidare i negoziatori del Consiglio Ue. Il Parlamento europeo era rappresentato, tra gli altri, dal deputato Giovanni La Via (Ncd/Ppe), presidente della commissione Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare, mentre la Commissione europea dal responsabile per la salute e la sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis.

La maggiore flessibilità per gli Stati membri nella limitazione o divieto degli Ogm è uno dei punti cardini dell'accordo di principio. Se il richiedente non solleva obiezioni, il campo di applicazione geografica dell'autorizzazione comunitaria escluderà automaticamente quel territorio. Non viene quindi rimesso in questione il ruolo, le competenze e la valutazione scientifica dell'Efsa, l'Autorità europea per la Sicurezza Alimentare. La Commissione avrà due anni di tempo per aggiornare gli allagati della Direttiva 2001/18 sulla valutazione del rischio ambientale. Il Parlamento europeo dovrebbe approvare l'accordo in Aula a gennaio, al momento della votazione in plenaria.

Il testo "non dà ai governi solide basi legali per poterlo fare. I Paesi Ue che vogliono bandire la coltivazione di Ogm non potranno usare evidenze di danni ambientali. Questo li lascia esposti ad attacchi legali da parte dell'industria biotech". Lo afferma Marco Contiero, direttore delle politiche agricole di Greenpeace Ue.

Secondo il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo “siamo di fronte a un importante e atteso riconoscimento della sovranità degli Stati di fronte al pressing e alle ripetute provocazioni delle multinazionali del biotech. L'Europa da un lato, le Alpi e il mare dall'altro, renderanno l'Italia finalmente sicura da ogni contaminazione da Ogm”.

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Gian Luca Galletti, ministro dell'Ambiente