Ecologia

Governi e investitori privati spingono sul passaggio a veicoli elettrici, riscaldamento a basse emissioni ed energia rinnovabile

Le sanzioni contro il metano della Russia indotte dall’invasione dell’Ucraina stanno spingendo la ricerca verso fonti energetiche meno inquinanti. I grandi inquinatori, le quattro aree del mondo colpevoli di emettere più CO2, sono Cina, Stati Uniti, Unione Europea e India. È quanto emerge dal rapporto "The Big Four: Are major emitters downplaying their climate and clean energy progress?" della Energy&Climate Intelligence Unit (Eciu) di Londra.
Secondo lo studio, le crisi globali e i meccanismi di mercato vedono governo e investitori privati spingere sul passaggio a veicoli elettrici, riscaldamento a basse emissioni ed energia rinnovabile un po’ dovunque, soprattutto nei big four, ovvero le quattro grandi aree di inquinamento. Uno slancio dovuto a tendenze globali, tra cui le rapide riduzioni di prezzo che rendono l'energia eolica e solare molto più economica dei combustibili fossili, le preoccupazioni per la sicurezza energetica in Europa, il sostegno all'Ucraina. E così, anche le vendite di veicoli elettrici stanno accelerando.
Per Gareth Redmond-King (Eciu), “il ritmo a cui la transizione verde sta accelerando è notevole. Si vede chiaramente come le politiche e le strutture di mercato giuste stanno guidando il cambiamento a un ritmo che sarebbe stato inimmaginabile solo pochi anni fa. L'invasione russa dell'Ucraina e la crisi energetica globale hanno accelerato ulteriormente questo cambiamento. E, anche se potrebbe esserci breve un aumento a breve termine dell'uso di combustibili fossili e saranno necessari ulteriori progressi, nessuno tra chi comprende veramente le crisi interconnesse che il mondo sta affrontando ritiene che più petrolio e gas rappresentino qualcosa di più di una soluzione a breve termine”.