Dai territori. Qui Zagabria. In Croazia Greenpeace e Plinacro bisticciano sulle emissioni di gas
Uno studio con termocamere per rilevare le perdite di gas dagli impianti di trasporto del metano. Su 26 delle 27 località croate esaminate si sono registrate emissioni fuggitive.
Bisticcio verde in Croazia fra l’organizzazione ecologista Greenpeace e l’azienda di gestione dei grandi metanodotti Plinacro. Leggiamo sul quotidiano fiumano “La voce del popolo” di un’indagine condotta dal 25 al 31 marzo da Clean Air Task Force e da Greenpeace. Lo studio, condotto con termocamere per rilevare le perdite di gas dagli impianti di trasporto del metano, ha rivelato che su 26 delle 27 località croate esaminate si sono registrate emissioni fuggitive. In particolare, nella località contrassegnata come Ok-58H, Greenpeace ha rilevato un’importante fuoriuscita incontrollata di metano dal suolo.
Il metano non bruciato ha un effetto serra decine di volte più intenso rispetto alla CO2, che è il gas sviluppato dalla combustione.
Plinacro ha contestato questi dati e dice che “non sono stati ottenuti secondo regole chiaramente stabilite e non sono rilevanti né interpretabili” e ha invitato l’azienda a condurre la ricerca e a pubblicarne i risultati.
Greenpeace ha replicato che le informazioni sono aggiornate e verificabili, grazie ai dettagli sulle date di registrazione e alle coordinate gps riportate nei video e nelle immagini. La termocamera usata è standard per la rilevazione del metano, utilizzata anche dall’industria e conforme alle normative dell’Ue.
Per saperne di più https://www.greenpeace.org/croatia/r...