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Verdi speranze: gli ecologisti italiani, appena riuniti, tornano già a dividersi

where Roma when Gio, 29/07/2021 who roberto

Il progetto di un movimento verde unitario, su modello di quello tedesco, appassisce alle prime difficoltà

I verdi italiani, appena riuniti, già si ridividonoverdi-italia.jpg, e sfumano le speranze di chi immaginava un partito ecologista come quelli che animano la vita politica in Germania e in altri Paesi. La direzione nazionale di Europa Verde-Verdi, guidata da Angelo Bonelli e dall’europarlamentare ex cinquestelle Eleonora Evi, ha deciso di revocare la concessione del simbolo della Federazione dei Verdi alla componente parlamentare Facciamo Eco-Federazione dei Verdi, creata nel Parlamento italiano da Rossella Muroni con Lorenzo Fioramonti. Il motivo è che nel Parlamento italiano i 5 deputati aderenti a Facciamo Eco non sono all’opposizione, come chiedono Bonelli ed Evi, ma votano di volta in volta a favore o contro il Governo secondo i contenuti delle leggi proposte. Ma in sede europea il gruppo parlamentare italiano Facciamo Eco, sconfessato nel suo Paese da Europa Verde, ha invece ottenuto sostegno e solidarietà dalla federazione verde europea.
 
Il progetto di fusione
Europa Verde era nata in primavera con il progetto di unire tutti gli ecologisti quando la deputata Rossella Muroni, già presidente di Legambiente eletta con Liberi e Uguali, aveva deciso di creare il un raggruppamento parlamentare, cui avevano aderito l’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, Alessandro Fusacchia, già braccio destro di Bruno Tabacci, e due Cinquestelle, Antonio Lombardo e Andrea Cecconi. Entusiasmo verde e immediata concessione del marchio condiviso da parte di Bonelli ed Evi.
 
Le frecciate di Bonelli ed Evi
Segnali di disaccordo si erano colti già quando Angelo Bonelli ed Eleonora Evi avevano detto: "Noi crediamo fortemente che l’Italia debba credere nella conversione ecologica, per questo è incredibile che in Parlamento non esista una vera opposizione a chi sta ostacolando la transizione ecologica. Noi di Europa Verde, come sempre, svolgeremo il nostro ruolo di controllo dell’operato delle istituzioni e di elaborazione di proposte concrete per fronteggiare la situazione sempre più grave dettata dalla crisi climatica".
 
La decisione di Bonelli ed Evi
Nel togliere la concessione del marchio comune ai muroniani, Bonelli ed Evi avevano spiegato che “tale decisione è stata assunta per posizioni politiche diverse in merito al Pnrr italiano che non affronta adeguatamente la transizione ecologica e, al contrario, sostiene politiche energetiche legate alle fonti fossili, non sostiene il trasporto pubblico del nostro paese, nonostante l’Italia subisca una crisi ambientale causata dall’inquinamento atmosferico che secondo i dati dell’agenzia europea per l’ambiente provoca 56.000 decessi l’anno. Riteniamo che la posizione dei verdi in Italia sul governo Draghi non possa che essere all’opposizione, non solo per le problematicità connesse al Pnrr, ma anche per aver proposto e dato un parere favorevole ad opere ad altissimo impatto ambientale come il ponte sullo stretto di Messina, e per le posizioni del ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani che sono inconciliabili con un vero processo di contrasto alla crisi climatica (il ministro ha definito la transizione ecologica un bagno di sangue). La posizione di essere all’opposizione del governo Draghi non è condivisa dai parlamentari di Facciamo Eco. A ciò aggiungiamo che alcuni membri della componente parlamentare Facciamo Eco non si sono resi disponibili, nonostante da mesi siano stati sollecitati da noi a cooperare insieme, a costruire insieme liste elettorali per le prossime elezioni amministrative del prossimo autunno, a tal punto che a Roma stanno attivamente lavorando per realizzare una lista alternativa e concorrente a quella di Europa Verde – Verdi”.
 
La risposta di Muroni
Rossella Muroni il 23 luglio ha annunciato in Aula alla Camera il voto contrario di Facciamo Eco al decreto Semplificazioni; durante l’intervento ha anche detto che “questo voto sarà l’ultimo come capogruppo della componente Facciamo Eco, dal momento che i Verdi hanno deciso di revocare il simbolo, visto che non assecondiamo il loro dettato di andare all’opposizione. Noi di Facciamo Eco continueremo a lavorare, dentro e fuori dal Parlamento, per la conversione ecologica e la giustizia sociale, consapevoli che questo non è mai stato un governo ambientalista, ma convinti che se l’ambientalismo vuole avere un ruolo in politica non può limitarsi a stare in tribuna a fischiare l’arbitro ma deve piuttosto provare a giocare la partita facendo proposte, lanciando idee e denunciando le scelte sbagliate”.
 
Il sostegno europeo a Muroni
Con un comunicato ufficiale, il Partito Verde Europeo prende atto “con rammarico che la componente parlamentare verde Facciamo Eco-Federazione dei Verdi al Parlamento italiano ha dovuto sciogliersi a causa della decisione di Europa Verde”. Evelyne Huytebroeck, copresidente del Partito Verde Europeo, e Vula Tsetsi, membro del comitato, scrivono: “Vogliamo ribadire il nostro sostegno a Rossella Muroni e agli altri parlamentari dell’ex gruppo parlamentare ecologista Facciamo Eco-Federazione dei Verdi. Il loro lavoro è stato e continuerà ad essere determinante per far sentire la voce dell’ecologia politica nel Parlamento italiano. Incoraggiamo la deputata Muroni e i suoi colleghi a cercare le condizioni per continuare il lavoro di Facciamo Eco e quindi a far sentire la voce verde, poiché è molto necessaria in Italia. Il nostro impegno e la nostra disponibilità a lavorare con tutti coloro che condividono i nostri valori e il nostro programma rimangono forti. Continueremo a sostenere lo sviluppo di uno spazio aperto e inclusivo per l’ecologia politica in Italia”.
 
Muroni ringrazia i Verdi europei
 “Grazie al Partito Verde Europeo, che per voce della co-presidente Evelyne Huytebroeck e di Vula Tsetsi membro del Comitato, ha voluto esprimere il proprio sostegno a Facciamo Eco, avendo appreso che la nostra componente decade per la decisione dei Verdi di revocare il simbolo". Così la deputata ecologista Rossella Muroni di Facciamo Eco. "Noi continueremo, come gruppo Facciamo Eco, a lavorare dentro e fuori dal Parlamento per la conversione ecologica e la giustizia sociale - continua Muroni - per far sentire forte e chiara nelle istituzioni la voce ecologista. Convinti che non ci sia più bisogno della curva ambientalista che fischia l’arbitro, ma che serva stare in campo da ecologisti provando a modificare i provvedimenti e a respingere l'assalto dei soliti fossili".

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