Nel 2013 morte più di 1.000 persone nelle miniere di carbone cinesi
La stima è comunque in calo del 24 per cento rispetto al 2012
Almeno 1.049 lavoratori delle miniere di carbone cinesi sono rimasti uccisi o risultano dispersi nel 2013, a causa delle scarse misure di sicurezza adottate dal Paese asiatico. La stima, riferiscono le autorità locali, è comunque in calo del 24 per cento rispetto al 2012, quando i decessi furono 1.384; erano stati ben 1.973 nel 2011.
“La sicurezza nelle miniere di carbone continua a migliorare costantemente” ha detto il governo, anche se diverse organizzazioni no profit a tutela dei diritti umani sostengono che le cifre reali siano molto più alte. Solo il mese scorso, tra i 21 e i 34 minatori sono morti in un'esplosione nella miniera di Baiyanggou, nello Xinjiang occidentale. A maggio, altri 40 erano rimasti uccisi in altre due deflagrazioni accidentali verificatesi nelle province dello Sichuan e Guizhou.