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Le associazioni dei consumatori contro la liberalizzazione forzata di luce e gas

where Milano when Lun, 16/02/2015 who redazione

Secondo le 16 organizzazioni è inammissibile scaricare sui clienti l’aggiustamento dei conti delle aziende energetiche.

acquirenteunico.gifLe 16 associazioni dei consumatori contro il progetto del Governo di presentare tra pochi giorni una legge sulla concorrenza che prevedrebbe l’abolizione del mercato tutelato: entro il 30 giugno 2015 per il settore gas e le piccole e medie imprese ed entro il 30 giugno 2016 per i consumatori domestici del settore elettrico.

Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoconsum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Ctcu Bolzano, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Lega Consumatori e Unione Nazionale Consumatori denunciano “il rischio che il principale effetto di questa misura sarà quello di aggiustare i conti delle aziende energetiche a spese dei consumatori domestici e delle piccolissime imprese. Vogliamo credere che non sia questa l’implicita intenzione del Governo”.

Il superamento del mercato tutelato, a parere delle associazioni, eliminerebbe sia il meccanismo dei prezzi di riferimento fissati dall’Autorità per i consumatori domestici, che impedisce comportamenti collusivi fra gli operatori, sia l’azione dell’Acquirente Unico.  La fine del ruolo dell’Acquirente Unico che, per suo tramite,  consente la partecipazione al mercato all'ingrosso anche dei clienti domestici del mercato tutelato, e che fino ad oggi ha comprato a prezzi concorrenziali assicurando una efficace tutela di prezzo ai piccoli clienti elettrici, determinerebbe “un significativo passo indietro dal punto di vista della concorrenza, con la facile previsione che la prima conseguenza sarà un aumento dei prezzi dell’elettricità per i clienti domestici”.

Inoltre, le famiglie dovrebbero a quel punto scegliersi un nuovo contratto di fornitura sul mercato libero. “È facile prevedere che soltanto una piccola parte dei clienti domestici sceglierebbe un altro operatore rispetto a quello che sinora le ha servite nel mercato tutelato”, dicono. “Saranno soprattutto i consumatori vulnerabili quelli più esposti, perché poco mobili e meno capaci di valutare tutte le clausole di un contratto sul mercato libero”.
 

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