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Biocarburanti. Investimenti di Eni e Saipem. Marghera, Livorno e le altre bioraffinerie

where San Donato Milanese when Lun, 31/03/2025 who roberto

Previste nuove iniziative per la produzione di biocarburanti sia in ambito aviazione sia per la mobilità terrestre e marittima. Venezia sarà portata da 400mila a 600mila tonnellate l’anno e produrrà anche Saf. La conversione della raffineria di Livorno in bioraffineria con una capacità di 500mila tonnellate di carica biogenica.

Eni e Saipem hanno esteso l’accordobiocabrianti-credit-eni.jpg di collaborazione sottoscritto tra le due società per la realizzazione di nuove bioraffinerie, la conversione di raffinerie tradizionali in bioraffinerie e, più in generale, lo sviluppo di nuove iniziative di Eni nell’ambito della trasformazione industriale. Attraverso questo accordo Eni intende sviluppare ulteriormente la propria capacità di bioraffinazione attraverso lo sviluppo di nuove iniziative per la produzione di biocarburanti sia in ambito aviazione sia per la mobilità terrestre e marittima. Al contempo, Saipem rafforza le competenze distintive nell’ambito della bioraffinazione e della decarbonizzazione.
 
Lavori in corso
Eni ha assegnato di recente a Saipem un contratto per l’avvio delle attività di ingegneria di dettaglio, servizi di approvvigionamento e acquisto delle apparecchiature critiche per il potenziamento della bioraffineria Enilive di Venezia Marghera. Il progetto prevede l’aumento di capacità dell’impianto, dalle attuali 400mila tonnellate l’anno a 600mila e, a partire dal 2027, anche la produzione di biocarburante sostenibile per l’aviazione (Saf). L’Eni ha assegnato a Saipem, nel mese di novembre 2024, un contratto per la conversione della raffineria di Livorno in bioraffineria con una capacità di 500mila tonnellate di carica biogenica. L’impianto di Livorno sarà realizzato in modo tale da permettere, con opportune modifiche tecniche, un eventuale successivo upgrading per la produzione di Saf. Sia per il progetto di Livorno che per quello di Venezia, Saipem ha svolto anche tutte le attività di ingegneria propedeutiche alla fase esecutiva quali gli studi di fattibilità ed i front end engineering design. Il valore complessivo di entrambi i contratti è attualmente pari a circa 320 milioni di euro. Eni, attraverso la controllata Enilive, ha oggi una capacità produttiva in ambito bioraffinazione pari a 1,65 milioni di tonnellate l’anno e l’obiettivo è di incrementarla a oltre 5 milioni entro il 2030.
 
I primi al mondo
Eni è stata la prima compagnia al mondo a convertire due raffinerie tradizionali, a Venezia Marghera e a Gela, in bioraffinerie per la lavorazione di materie prime di scarto, come oli usati da cucina, grassi animali, residui dell’industria agroalimentare e oli vegetali. Saipem, in qualità di engineering, procurement service and construction management contractor, ha già seguito il progetto di conversione della bioraffineria di Venezia e in parte, per la sola ingegneria, anche di quella di Gela, e ha pertanto maturato competenze distintive nell’ambito di soluzioni per la riduzione dell’impronta carbonica di impianti nuovi ed esistenti.

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