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Caro bollette: energia, acqua e rifiuti costano il 75% in più del 2000

where Roma when Mar, 11/06/2013 who roberto

Lo rileva il centro ricerche della Federconsumatori, la quale sottolinea che per l’energia elettrica la spesa complessiva 2013 passerà a 517 euro, con un aumento di 206 euro e un +67%. Il costo per il gas sarà pari a 1.320 euro, con un rincaro di 489 euro (+59%)

Il caro bollette di elettricità, gas, acqua e rifiuti ha messo in sofferenza il potere di acquisto delle famiglie nell’ultimo decennio. Lo rileva il Centro Ricerche della Federconsumatori, nel sottolineare che per l'energia elettrica, il gas, l'acqua ed i rifiuti la spesa complessiva nel 2013 ammonterà a 2.488 euro: rispetto al 2000, ben il 75% in più. Due anni prima dell'ingresso nell'euro, una famiglia sborsava 600.000 lire per la luce, 1.608.000 lire per il gas, 368.000 lire per l'acqua; 172.000 lire per i rifiuti, per  un totale di 2.750.000 lire, circa  1.420 euro. Nel 2013 la spesa per la luce passerà a 517 euro, con un aumento di 206 euro e un + 67%; il costo per il gas sarà pari a 1.320 euro, con un rincaro di 489 euro (+59%); l'acqua costerà 356 euro, con un +87% e un aumento di 165 euro; mentre la stangata maggiore sarà per i rifiuti, con l'introduzione della Tares, che da 89 euro del 2000 passa a 295 euro (+231%), con un aumento di 206 euro. Gli aumenti medi per queste quattro voci importanti per le famiglie è pari al 75% a fronte di una inflazione del 32,6%, ossia il 115,1% in più.
In Italia - commentano Adusbef e Federconsumatori - “la crisi sistemica, resa ancor più grave dall'assenza assoluta di concorrenza e da norme basilari di trasparenza in settori vitali come banche, assicurazioni, elettricità ed energia, ha saccheggiato le tasche delle famiglie italiane al ritmo di 1.155 euro l'anno dal 1 gennaio 2002, con un conto finale in 11 anni di 12.700 euro a carico di ogni nucleo familiare”.
Adusbef e Federconsumatori chiedono al governo di intervenire con una serie di provvedimenti a tutela delle famiglie e tra le altre cose si chiede un rinvio della nuova Tares al 2014, ''disponendo tariffe sociali omogenee e piani tributari sostenibili per i bilanci delle famiglie”.

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