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Caro energia. Scenario: il prezzo del gas rimarrà su valori alti fino al 2023

where Milano when Lun, 28/02/2022 who roberto

Le previsioni sono contenute nel documento di S&P “The Energy Transition and What It Means For European Power Prices And Producers”, sull’andamento dei prezzi dell’energia in Europa

I prezzi dell’energia in Europagas-russo.jpg si manterranno elevati fino al 2023. Ciò deriva principalmente dall’aumento dei prezzi di gas e, in misura minore, del carbone, che a gennaio 2022 si è avvicinato ai 90 € a tonnellata. Anche la ripresa della domanda sosterrà l’alto livello dei prezzi. Dopo il 2022 si attende una maggiore volatilità dei prezzi legata al clima, data l’accelerazione in Europa nella dismissione della generazione termica e nucleare di base, che le rinnovabili non potranno pienamente sostituire nei prossimi tre anni. Lo prevede l’aggiornamento di febbraio dello scenario S&P Global Ratings (redatto precedente alla Guerra in Ucraina) dal titolo: “The Energy Transition and What It Means For European Power Prices And Producers”, sull’andamento dei prezzi dell’energia in Europa.
 
Prezzi alti sosterranno gli investimenti 
I produttori energetici europei beneficeranno dei prezzi elevati. I loro portafogli sono pienamente coperti fino al 2022, dopodiché beneficeranno di prezzi relativamente alti, supportando così gli investimenti nella transizione energetica. Ciò è positivo anche per lo sviluppo dei Power Purchase Agreement (PPA) europei per le energie rinnovabili, grazie a prezzi favorevoli e buoni margini, ma aumenta la pressione sui fornitori di energia, che generano meno di quanto vendono. Prezzi elevati dell’energia implicano anche un aumento dei rischi politici per le società di utility. Questo perché - prosegue il report - è necessario gestire il tema della sicurezza nell’approvvigionamento e dell’accessibilità economica. Si iniziano a osservare interventi politici per limitare l’entità delle bollette energetiche, anche in Francia, Spagna e Italia, con proposte di clawback o di trasferimento dei costi alla fiscalità generale. Gestire l’impatto sociale della transizione energetica è un pilastro chiave delle politiche climatiche europee. La capacità delle rinnovabili è in crescita, ma il raggiungimento degli obiettivi europei per il 2030 continua a rappresentare una sfida. Gli ostacoli principali includono processi di autorizzazione ancora lenti, colli di bottiglia nelle reti e la capacità delle supply chain di distribuire su una scala maggiore.
 
Previsioni per l’Italia
L'Italia resta in testa alla classifica dei prezzi energetici per tutto l’orizzonte di previsione di S&P, con una penetrazione delle rinnovabili relativamente bassa e l'eliminazione graduale del carbone che la rende sempre più dipendente dal gas per bilanciare offerta e domanda, e quindi esposta ai prezzi del gas europeo e dell'EU ETS. L’aumento della capacità rinnovabile prevista sulla base dei nuovi obiettivi rinnovabili per il 2030 limita però il rialzo dei prezzi. Nella view di S&P, la crescita della domanda è guidata dall’elettrificazione necessaria a soddisfare gli obiettivi del Paese per il 2030 in termini di emissioni; la domanda di pompe di calore aumenterà in modo costante, mentre quella per EV ed elettrolizzatori subirà un rialzo verso la fine dell’orizzonte di previsione al 2027.  
S&P ha inoltre rialzato le proprie aspettative per le aggiunte di rinnovabili dell’Italia rispetto ai nuovi target per il 2030. Pur non dando per scontato il raggiungimento di tali obiettivi, S&P vede la capacità solare raggiungere i 34 GW e quella eolica i 16 GW entro il 2027. Il gas resta fondamentale per l’offerta di elettricità di Italia: soddisferà infatti il 40% della domanda totale entro la fine (2027) dell’orizzonte di previsione utilizzato da S&P. Ciò lascia però il Paese pesantemente esposto alle variazioni nei prezzi del gas e all’aumento di quelli del carbone.
Il nostro Paese resta dipendente dalle importazioni per tutto l’orizzonte di previsione, con aumenti significativi della capacità di distribuzione lungo i confini settentrionali. S&P ipotizza una maggiore interconnessione con i Balcani, che potrebbe dare un impulso alle esportazioni italiane e aiutare il Paese a bilanciare domanda e offerta, se i Balcani avranno buoni livelli di generazione idroelettrica.

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