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Libia, lunghe code alle pompe di benzina per le proteste ai terminal petroliferi

where Tripoli (Libia) when Lun, 02/09/2013 who redazione

La crisi sarebbe stata accentuata dall'interruzione delle attività dei giacimenti di Elephant, gestito da Eni, e Sharara, dove opera invece Repsol

Lunghissime code ai distributori di benzina della capitale libica per timore di una contrazione della disponibilità di carburante, dovuta agli scioperi e alle chiusure dei principali siti di estrazione e di esportazione di greggio del Paese.
Il panico si è scatenato dopo giorni di tensioni per le proteste delle guardie di sicurezza dei terminal petroliferi di Sidr, Ras Lanuf, Zueitina, e Al Hariga, che accusano il governo di corruzione. La crisi petrolifera sarebbe stata accentuata dall'interruzione delle attività estrattive nei giacimenti di Elephant (El Fil), gestito da Eni, e Sharara, dove opera invece Repsol. Le attività sarebbero state bloccate la scorsa settimana da parte di uomini armati che secondo la Compagnia Petrolifera libica (Noc) non avrebbero nessun legame con gli scioperi del personale in corso dalla fine di luglio.
Il ministro del petrolio AbdelBari Al Arusi ha dichiarato che le proteste sono costate fino ad oggi più di 2 milioni di dollari. Secondo le autorità, gli scioperi sarebbero stati orchestrati a fini politici.

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