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​Nimby: su Gela la Cassazione respinge il ricorso dell’Eni

where Caltanissetta when Lun, 16/06/2014 who michele

Un esponente di Italia Nostra accusò l’azienda di provocare tumori e fu denunciato per diffamazione

Dopo 15 anni arriva alla Cassazione con una vittoria di Italia Nostra il contenzioso con l’Eni. La Cassazione ha respinto il ricorso proposto dalla Raffineria di Gela (già Agip Petroli) contro la sentenza della Corte di Appello di Caltanissetta, che non aveva ritenuto diffamatorie le accuse contro l’Eni fatte dall’esponente di Italia Nostra Saverio Di Blasi in un comunicato stampa del 13 novembre 1999.
Nel comunicato, l’allora presidente dell’associazione aveva detto che l’impianto Snox della raffineria “non funziona, si notano fuoriuscite di fumo incombusto che continuano ad inquinare l’aria, gelesi e niscemesi respirano aria a base di gas, di benzene di idrocarburi e cianuri. Il benzene è riconosciuto dalla scienza altamente cancerogeno, porta la leucemia; la nube espulsa dalla marmitta dello Snox, oltre a inquinare l’aria di Gela, chissà cosa ha provocato al nostro organismo. Oggi si muore tutti di tumore; Italia Nostra chiederà alla procura una indagine per verificare se lo Snox funziona e in caso contrario individuare i responsabili del disastro”.
La raffineria fece causa per diffamazione contro Di Blasi, non nuovo ad accuse feroci e ad altre cause per diffamazione. Il Tribunale di Gela diede ragione all’azienda.
Italia Nostra è ricorsa a Caltanissetta dove la Corte d’appello, afferma l’associazione, ha ribaltato la sentenza emessa dal Tribunale di Gela e ha ritenuto che le dichiarazioni rese da Saverio Di Blasi il 13 novembre 1999 fossero fatti veri, esposti in maniera continente, per cui sussiste l’interesse sociale alla loro divulgazione e alla loro interpretazione, motivo per cui – riferisce Italia Nostra - essi costituiscono libero esercizio del diritto di critica, quindi atto pienamente lecito tutelato dall’ordinamento e che non danno luogo ad alcun obbligo risarcitorio in capo all’Agip Petroli e ai suoi aventi causa processuali.
La Corte d’appello aveva anche condannato la Raffineria di Gela al pagamento delle spese processuali in favore di Italia Nostra e di Saverio Di Blasi.
Avverso la sentenza della Corte di Appello, la Raffineria di Gela ha proposto ricorso per Cassazione. Il ricorso della raffineria è stato rigettato, ritenuta l’infondatezza e l’inammissibilità dei motivi proposti; in particolare, la Suprema Corte ha ritenuto non censurabili nel merito le decisioni della Corte di Appello di Caltanissetta, condannando la Raffineria al pagamento delle spese legali.
Per il presidente nazionale di Italia Nostra Marco Parini “vanno poste in essere adeguate indagini tecnico-scientifiche nelle aree individuate per la bonifica ambientale del territorio gelese; vanno altresì individuate e rese disponibili adeguate risorse economico-finanziarie; inoltre, va effettuato un serio controllo sui fondi pubblici assegnati e sulle modalità di spesa di tali risorse”.
 
 

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Presidente Italia Nostra