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Pipeline. Francia, Spagna e Portogallo presentano il corridoio europeo dell’idrogeno

where Alicante (Spagna) when Lun, 12/12/2022 who roberto

L’idrogenodotto H2Med collegherà la penisola iberica con la Germania. I presidenti puntano sul finanziamento europeo della infrastruttura

Portogallo, Spagna e Francia hannoh2med.jpg presentato H2Med, la prima pipeline che dovrebbe trasportare idrogeno dalla penisola iberica alla Germania. Lo hanno fatto a margine del nono vertice Euromediterraneo di Alicante, dopo che i presidenti Sánchez, Macron e Costa si sono riuniti per discutere gli ultimi dettagli e hanno fatto sapere di voler puntare sul finanziamento almeno al 50% delle risorse messe a disposizione dall’Ue, trattandosi di un’infrastruttura strategica continentale.
 

Il percorso
I lavori dell’H2Med dovrebbero iniziare nel 2025 e il consorzio incaricato della realizzazione essere costituito dall’impresa spagnola Enagás e dalle francesi Teréga e GRTgaz. Il corridoio sarà diviso in due tratte: la prima, lunga 240 km, dalla cittadina portoghese di Celorico fino a Zamora, in Castilla y Leon, denominata Celza. La seconda tratta – BarMar – si svilupperà sul fondo del mare tra Barcellona e Marsiglia per circa 350 km. Secondo i piani, a regime l’H2Med dovrebbe fornire il 10% di tutto l’idrogeno consumato dall’Ue, circa 2 milioni di tonnellate l’anno.
 
La svolta di Macron
Per anni la Francia ha bloccato la realizzazione del MidCat, la pipeline che doveva trasportare in Germania il gas processato dai rigassificatori spagnoli. Il contenzioso si è improvvisamente sbloccato il 20 ottobre, quando le pressioni di Macron hanno convinto tutti a ridefinire il progetto, lanciando un «corridoio dell’energia verde» che rispetti le esigenze dettate dalla transizione energetica. Spagna e Portogallo, infatti, si sono impegnati a veicolare solo “idrogeno verde”, prodotto con l’esclusivo utilizzo di energie rinnovabili, clausola necessaria per l’accesso ai finanziamenti europei. A ottobre, invece, il progetto prevedeva che inizialmente il condotto trasportasse gas naturale per poi essere riconvertito al nuovo combustibile.
 
Le parole di von der Leyen
Entro il 2030 – ha detto von der Leyen – l’Ue produrrà dieci milioni di tonnellate di idrogeno verde e altre dieci saranno importate. Un ostacolo non secondario è costituito dal fatto che, allo stato, produrre “idrogeno verde” continua ad essere più caro che produrre “idrogeno grigio”, ottenuto utilizzando i combustibili fossili. Madrid assicura però che nel 2030 l’idrogeno verde dovrebbe avere prezzi competitivi per diventare più economico di quello grigio entro il 2050, grazie soprattutto al programmato sviluppo del fotovoltaico nelle regioni meridionali della Spagna dove la forte insolazione può assicurare una produzione massiccia.

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h2med