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Il programma di Meloni: dalla Ue mi aspetto di più sull’energia, più risorse dai giacimenti gas nazionali

where Roma when Lun, 31/10/2022 who roberto

La neo-premier: abbiamo il dovere di sfruttare a pieno i giacimenti di gas nei nostri mari", senza dimenticare che il nostro Sud è il paradiso delle energie rinnovabili

Non cedere ai ricatti di Putin meloni.jpgsull'energia, fare passi avanti sul fronte energetico in Ue e sfruttare al massimo i giacimenti nazionali di idrocarburi nazionali. Sono alcuni dei passaggi della premier Giorgia Meloni nel discorso alla Camera durante le dichiarazioni programmatiche.
 
No al ricatto di Putin
"La guerra ha aggravato la situazione già molto difficile causata dagli aumenti del costo dell'energia e dei carburanti. Costi che potrebbero portare molte imprese a chiudere e a licenziare i propri lavoratori, ma anche per milioni di famiglie che già oggi non sono più in grado di fare fronte al rincaro delle bollette. Ma sbaglia chi crede sia possibile barattare la libertà dell'Ucraina con la nostra tranquillità", ha detto Meloni, aggiungendo che "cedere al ricatto di Putin sull'energia non risolverebbe il problema, lo aggraverebbe, aprendo la strada ad ulteriori pretese e ricatti, con futuri aumenti dell'energia ancora maggiori di quelli che abbiamo conosciuto in questi mesi".
 
Più Europa
Per questo - ha aggiunto - è necessario un intervento europeo forte: "i segnali arrivati ​​dall'ultimo Consiglio europeo rappresentano un passo avanti, raggiunto anche grazie all'impegno del mio predecessore e del ministro Cingolani, ma sono ancora insufficienti. L'assenza, ancora oggi, di una risposta comune" ha determinato "le misure dei singoli Governi nazionali, che rischiano di minare il mercato interno e la competitività delle nostre imprese".
 
Sfruttare i nostri giacimenti
"Sul fronte dei prezzi, se da un lato è vero che il solo aver discusso di misure di contenimento ha frenato momentaneamente la speculazione, dall'altro se non si produrrà rapidamente in seguito agli annunci, con meccanismi tempestivi ed efficaci, la speculazione ripartirà".
Dalla crisi energetica può però nascere un'opportunità: "Abbiamo il dovere di sfruttare a pieno i giacimenti di gas nei nostri mari" senza dimenticare che "il nostro Sud è il paradiso delle energie rinnovabili, spesso bloccato da veti e burocrazia".  Infine, un cenno alle infrastrutture: "Intendiamo tutelare le infrastrutture strategiche nazionali, asssicurando la proprietà pubblica delle reti".
 
Gongolano i trivellatori
“Prendiamo atto con soddisfazione delle parole della premier Giorgia Meloni, che ha parlato di una politica energetica che rilanci la produzione nazionale di gas e, vista la situazione di grave emergenza energetica nazionale, confidiamo di potere vedere presto azioni concrete del Governo per il rilancio delle estrazioni”. È quanto afferma Renzo Righini, vice presidente del Roca, l’associazione ravennate che riunisce le aziende che operano nel settore dell’energia. “Da tempo - aggiunge Righini - la nostra associazione chiede la ripresa delle estrazioni in Adriatico, nel contesto di un mix energetico che includa eolico, solare, idrogeno. Ma è importante che il Governo rilanci la produzione nazionale, perché ancora per parecchi anni il gas sarà indispensabile per produrre l’energia di cui ha bisogno il Paese. Abbiamo sempre sostenuto che l’import di gas comportava danni per l’ambiente e perdita di valuta. È necessario riavviare le esplorazioni di nuovi giacimenti e realizzare nuove piattaforme, decommissionando quelle non più produttive.

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