Raffineria di Augusta. Sull’inquinamento l’Esso asseconda la Procura
In luglio la magistratura di Siracusa aveva notificato alla Esso Italiana un decreto di sequestro preventivo che diventerà operativo se la compagnia non si impegna a ridurre l’impatto ambientale
Il 21 luglio scorso la Procura di Siracusa aveva notificato alla Esso Italiana un decreto di sequestro preventivo della raffineria di Augusta, sequestro che diverrebbe efficace se l’Esso non vorrà accogliere alcune prescrizioni in campo ambientale.
In linea con i termini previsti per la presentazione della risposta, la Esso Italiana ha comunicato alla Procura di Siracusa il proprio impegno ad attuare gli interventi mirati a traguardare le finalità delle prescrizioni previste nel decreto.
“La società considera la protezione dell'ambiente - scrive la compagnia petrolifera - un obiettivo condiviso con la collettività e ha sempre condotto le proprie attività nel rispetto della normativa vigente e delle autorizzazioni rilasciate dalle autorità nell'ambito di un procedimento che prevede approfondite analisi e valutazioni da parte sia di tecnici che delle competenti istituzioni a livello locale e nazionale. La Esso Italiana confida che la correttezza delle proprie operazioni venga comunque riconosciuta nel prosieguo del procedimento”.