La rigassificatrice BW Singapore entrerà in esercizio nelle prossime settimane
In occasione della visita al terminale del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto e del presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, l'amministratore delegato Stefano Venier ha confermato la tempistica per l’avvio delle operazioni commerciali. Ribadite le importanti e positive ricadute.
La nave rigassificatrice BW Singapore, ormeggiata a 8,5 chilometri al largo di Punta Marina, è pronta ad entrare in esercizio. Lo fa sapere Snam che parla dell’arrivo del primo carico di gnl americano che hanno avviato le attività di commissioning dell’impianto propedeutiche all’avvio della prima fase di attività commerciale prevista per l’inizio di maggio. Lo ha confermato l’amministratore delegato Stefano Venier in occasione della visita al terminale offshore da parte del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto e del presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale. “Con l’avvio del terminale di Ravenna, aggiungiamo un altro elemento di fondamentale importanza al percorso di messa in sicurezza del Paese degli approvvigionamenti energetici, iniziato all’indomani della crisi russo-ucraina e reso possibile dallo sforzo congiunto delle istituzioni e delle imprese, a livello nazionale e locale”, ha commentato Venier. “Non stiamo solo rispettando il cronoprogramma, ma stiamo anche dimostrando che tutto questo può accompagnarsi alla tutela e al monitoraggio dell’ambiente”.
I numeri
La nave rigassificatrice BW Singapore, acquistata da Snam nel luglio 2022, è dotata – come l’Italis Lng già in esercizio a Piombino - di una capacità di rigassificazione annua di 5 miliardi di metri cubi. Con la sua entrata in esercizio, la capacità di rigassificazione complessiva del Paese salirà a 28 miliardi di metri cubi all’anno, volume uguale a quanto importato dalla Russia nel 2021 e pari al 45% della domanda nazionale di gas, che potrà così essere soddisfatta attraverso un vettore che garantisce ampia diversificazione delle rotte d’approvvigionamento, abilitando il sistema-Paese ad assorbire gli effetti delle perduranti tensioni geopolitiche globali.
Ruolo del gnl
Il gas naturale liquefatto (gnl) continua a fornire un contributo fondamentale per la diversificazione del sistema energetico italiano. Nel 2024, ad esempio, il gnl ha contribuito a soddisfare un quarto della domanda italiana di gas, con 150 navi che da circa 10 Paesi diversi hanno raggiunto i quattro terminali di rigassificazione presenti sul territorio nazionale, che diventeranno cinque con l’entrata in esercizio di Ravenna. Un trend che sta proseguendo: nel primo trimestre 2025, infatti, sono già approdate in Italia 45 navi gasiere provenienti da sei differenti Paesi.
Ricadute per il territorio
L’investimento complessivo per il terminale di rigassificazione è di poco superiore al miliardo di euro. Nella fase di picco dei lavori di costruzione, Snam ha impiegato fino a 1.200 persone. Come durante la fase di costruzione, anche in fase di esercizio, la cooperazione con tutti gli interlocutori del sistema porto e dei servizi collegati resterà strategica. Snam stima che, ogni anno, l’esercizio del rigassificatore si tradurrà in costi diretti pari a circa 20-30 milioni di euro per servizi tecnico-nautici, di gestione della piattaforma e monitoraggi ambientali, similmente a quanto accade già per il terminale Italis Lng a Piombino. Il progetto Fsru Ravenna è stato studiato privilegiando aree non antropizzate, rispettando quelle protette e minimizzando l’uso di suolo, in modo compatibile con le caratteristiche geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche e sismiche del territorio, nonché con gli strumenti di pianificazione vigenti. “È un traguardo davvero importante non solo per l’Emilia-Romagna, ma per tutta l’Italia – ha detto Michele De pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna. Si tratta di un’infrastruttura realizzata nei tempi rapidi che ci eravamo prefissati, grazie a una proficua collaborazione istituzionale che fin da subito ha visto tutti lavorare insieme in nome dell’interesse del Paese. E che consentirà all’Italia di essere sempre più autonoma dal punto di vista energetico, con una ricaduta positiva concreta per imprese e famiglie alle prese con gli aumenti di questi mesi. Un risultato che ci rende orgogliosi e conferma il ruolo strategico dell’Emilia-Romagna e del porto di Ravenna”.