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Snam scommette sulla transizione energetica nel piano al 2022

where San Donato Milanese (Milano) when Lun, 12/11/2018 who roberto

Miglioramento continuo del core business, nuove attività nella green economy, focus su sostenibilità e innovazione sono i driver per la crescita

Le infrastrutture del gas continuerannosnammarchio_0.jpg ad avere un ruolo centrale, considerando i trend di crescita delle importazioni in Europa e i nuovi utilizzi del gas naturale e del biometano a supporto dello sviluppo del solare e dell’eolico. Sono i punti principali del piano industriale di Snam al 2022, presentato dall’amministratore delegato Marco Alverà. “Nel nuovo piano incrementiamo tutti i principali obiettivi, partendo dai risultati superiori alle aspettative che abbiamo raggiunto e dal miglioramento dello scenario di mercato”.
 
Scenario e update degli obiettivi al 2022 - Lo scenario nazionale e internazionale nell’arco del piano e nel lungo periodo conferma la centralità delle attività di Snam. A livello globale è atteso per i prossimi anni un aumento significativo della domanda di gas, in particolare nelle Americhe e in Cina. In Europa sta crescendo la consapevolezza sul ruolo del gas naturale come soluzione immediata ed economica per accrescere l’efficienza energetica nelle città e sostituire il carbone e il diesel rispettivamente nella produzione di elettricità e nei trasporti. In Europa e in Italia si è registrato un recupero della domanda negli ultimi due anni, associato a una crescente necessità di importazioni da rotte diversificate alla luce del declino della produzione domestica e in vista della progressiva uscita di vari paesi dalla produzione a carbone. In Europa, il fabbisogno di importazioni è cresciuto del 30% dal 2014 ed è previsto in ulteriore aumento nel medio periodo. Nel lungo termine, inoltre, il gas non è più solo visto come fonte di transizione, ma come un pilastro di un mondo decarbonizzato grazie al rapido sviluppo del gas rinnovabile, come dimostrano le oltre 800 manifestazioni di interesse di allacciamento alla rete per impianti di biometano in Italia e i nuovi progetti di power-to-gas in Nord Europa. Per quanto riguarda Snam, il continuo miglioramento dei risultati dal core business, la maggiore esposizione alla transizione energetica con le nuove iniziative, la solida performance delle attività internazionali, il focus sull’innovazione tecnologica e la creazione di valore attraverso la struttura finanziaria consentiranno alla società di ottenere una crescita sostenibile dei principali indicatori lungo il periodo di piano.
 
Economics - Rispetto al 2017 è previsto un aumento: dell’EBITDA del 3,5% medio annuo nell’arco di piano; dell’utile netto di oltre il 4% annuo; dell’utile netto per azione (EPS) di oltre il 5% medio annuo nel periodo di piano, beneficiando dell’effetto del programma di acquisto di azioni proprie condotto nel corso del 2018.  Il contributo all’utile netto delle consociate italiane e internazionali, dei nuovi business nella transizione energetica e dei nuovi servizi output-based è previsto ammontare a oltre il 25% del totale nel 2022 rispetto al 15% circa nel 2016. Il rapporto debito/RAB è atteso sostanzialmente stabile in arco di piano. Per il 2019, Snam si attende un utile netto in crescita di circa il 4% rispetto al 2018 e un livello di indebitamento a fine anno pari a circa € 11,7 miliardi, con un costo del debito in linea con gli attuali livelli. La RAB per i ricavi 2019 è attesa a circa € 20,4 miliardi. L’incremento medio annuo (CAGR) della RAB consolidata 2017-2022 è atteso attorno al 2,5% rispetto al 2% del piano precedente a parità di metodologia di calcolo.
 
 
5,7 miliardi di euro per lo sviluppo del sistema gas italiano e le nuove attività nella transizione energetica - Snam ha previsto un incremento degli investimenti per il periodo 2018-2022, portandoli a € 5,7 miliardi, circa il 10% in più rispetto ai € 5,2 miliardi del piano 2017-2021.  La crescita rispetto al piano precedente è riconducibile sia ai nuovi business sia all’incremento degli investimenti in attività di manutenzione e sostituzione. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, Snam effettua su base continuativa un’analisi di dettaglio sulla performance e sulla resilienza delle proprie infrastrutture. Tale approccio, abbinato all’orizzonte temporale 2018-2022, comporta un maggiore livello di investimenti per € 500 milioni.  In dettaglio, € 4,8 miliardi degli investimenti del piano riguardano la rete di trasporto, € 0,7 miliardi lo stoccaggio e la rigassificazione e € 0,2 miliardi i nuovi business legati alla transizione energetica. Circa un quarto degli investimenti del piano riguardano iniziative di sviluppo, dall’interconnessione TAP ai collegamenti nel Nord-Ovest al servizio del mercato locale e dei flussi cross-border, dalla rete in Sardegna al potenziamento dell’impianto di stoccaggio di Fiume Treste. Il previsto incremento della capacità di stoccaggio conferma la sua crescente strategicità per la sicurezza del sistema come testimoniato anche dall’andamento dei flussi e dei prezzi al PSV nei momenti di stress vissuti dal sistema nell’inverno scorso. I picchi di domanda verificatisi nei mesi invernali a causa delle avverse condizioni meteo hanno dimostrato la notevole flessibilità dell’infrastruttura gestita da Snam, in grado di garantire la continuità del servizio anche a fronte di consumi di quattro volte superiori alla media estiva.
 
I nuovi investimenti nella transizione energetica: biometano, mobilità sostenibile ed efficienza energetica - Parallelamente alla crescita nel core business regolato, il nuovo piano di Snam prevede inoltre investimenti per almeno € 200 milioni per lo sviluppo dei nuovi business per la transizione energetica. Il settore del biometano in Italia si sta sviluppando in modo molto promettente, come dimostrano i tre impianti già collegati alla rete nazionale di trasporto e le oltre 800 manifestazioni di interesse per nuovi allacciamenti.  Nei mesi scorsi, attraverso la controllata Snam4Mobility, Snam ha acquisito il controllo di IES Biogas, azienda italiana leader nella realizzazione di impianti di biogas e biometano. La società ha in programma di investire direttamente almeno € 100 milioni, anche in partnership con altri operatori, nella realizzazione di infrastrutture di produzione di biometano da rifiuti o da scarti agricoli, tenuto conto del ruolo essenziale del biometano nella strategia di decarbonizzazione italiana. L’investimento nel settore del biometano si integra con quelli previsti nella mobilità sostenibile. Il piano, infatti, include € 50 milioni di investimenti nella realizzazione di stazioni di rifornimento di metano e biometano per auto e bus attraverso Cubogas, controllata da Snam4Mobility, e per altri € 50 milioni per la realizzazione di almeno quattro piccoli impianti di liquefazione (SSLNG) per il trasporto pesante, l’industria e il residenziale.
 
Investimenti per il futuro: il progetto Tomorrow’s Energy Company (TEC) - Nell’ambito del piano di investimenti, € 850 milioni sono destinati al progetto TEC (Tomorrow’s Energy Company), il cui obiettivo è accelerare la capacità innovativa di Snam e dei suoi asset per cogliere le opportunità offerte dall’evoluzione del sistema energetico. Il progetto TEC si focalizzerà in particolare su quattro aree: maggiore efficacia operativa (progetto “smart gas” per la manutenzione della rete con nuove tecnologie, ricorso a droni e satelliti per il monitoraggio degli asset, misurazione real-time dell’assetto geologico del territorio, efficienza energetica);  riduzione delle emissioni di metano (campagna di misura ed eliminazione delle emissioni, adozione delle migliori tecnologie disponibili, utilizzo di nuove apparecchiature a minore o nullo impatto ambientale); investimenti per la transizione energetica (i già menzionati investimenti nel biometano, nella mobilità sostenibile e nell’efficienza energetica, l’analisi degli impatti sulla rete dell’idrogeno e del mix idrogeno-gas naturale, lo studio di iniziative di power-to-gas) e, in generale, una crescente attenzione all’innovazione e al rafforzamento delle competenze distintive.

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