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La stangata. Bollette elettriche alle stelle (+18,6), i consumatori chiedono proroga per il tutelato

where Roma when Lun, 02/10/2023 who luca

Secondo le asso consumatori il gas del mercato tutelato è sceso del 15,6%, quello del libero è salito del 48,8%, la luce del tutelato è finora diminuita dell'8,8%, quella del libero è decollata del 74,4%

Forte aumento677566926001055bollette.jpg della bolletta elettrica per la famiglia tipo in tutela a +18,6% nel quarto trimestre del 2023. Lo ha sancito in settimana l’Arera secondo la quale la spesa per l’energia elettrica nell'anno scorrevole (compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023) sarà di circa 889,60 euro, segnando un -32,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (1° gennaio - 31 dicembre 2022) che però all’epoca aveva prezzi alle stelle, rispetto agli anni precedente. Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l’energia elettrica si registra un +18,6% del prezzo finale della famiglia tipo, a 28,29 centesimi di euro al kWh, in netta diminuzione rispetto ai 66,01 centesimi che caratterizzavano il quarto trimestre 2022 (-57% circa).
 
Mercato libero +74%

"Rialzi gravi, afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori.
 ma meno di quelli che si sono finora verificati nel libero, come attestano i dati Istat. Ecco perché urge il rinvio della fine della tutela".
Secondo lo studio dell'Unione Nazionale Consumatori, infatti, che ha elaborato i dati Istat, da dicembre 2021 ad agosto 2023, ultimo dato disponibile, il gas del mercato tutelato è sceso del 15,6%, quello del libero è salito del 48,8%, la luce del tutelato è finora diminuita dell'8,8%, quella del libero è decollata del 74,4%.
 
Serve proroga
“Bene – ha aggiunto Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando il varo del decreto energia da parte del Governo - che il Governo abbia rinnovato anche per il quarto trimestre gli sconti sulle bollette rimasti, in particolare l'Iva al 5% sul gas. Urge, però, prorogare per un anno la scadenza del mercato tutelato, attualmente prevista per il 10 gennaio 2024, ossia poco più di 3 mesi. I prezzi, infatti, sono ancora troppo alti e instabili per poter rinunciare al ruolo di Arera, che in questi mesi ha contribuito a ridurre i rincari". "Quanto al mancato sconto sulle accise sui carburanti, un errore colossale, che sottovaluta l'effetto del caro carburanti sull'inflazione e sulla riduzione del potere d'acquisto delle famiglie, visto che il costo del trasporto delle merci viene traslato sui prezzi finali dei beni" conclude Dona.
 
Benzina e gasolio

Rimanendo ai carburanti,  secondo i dati settimanali del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), appena pubblicati, il prezzo della benzina in modalità self service sale attestandosi a 2,002 euro al litro, il gasolio a 1,938 euro al litro. "Dopo che il gasolio aveva varcato settimana scorsa il tetto di 1,9 euro, ora tocca alla benzina sfondare i 2 euro nei dati ufficiali del ministero dell'Ambiente. Considerato che nella rilevazione del 10 luglio era 1,845 euro, si tratta di un balzo terrificante. Una corsa inarrestabile contro la quale il Governo ieri ha partorito un topolino, aiutando solo i poveri assoluti, che di sicuro useranno quel misero stanziamento di 100 milioni per acquistare cibo e non certo per fare gite fuori porta" afferma Dona. "Gli automobilisti, insomma, come tradizione italica, restano una gallina dalle uova d'oro. Se il 10 luglio il Governo incassava, solo di Iva, 33,268 cent al litro per la benzina e 30,363 cent per il gasolio, ora ne prende già, rispettivamente, 36,1 e 34,952 cent, ossia quasi 3 cent in più per ogni litro di benzina (2,832) e ben oltre 4 cent al litro per il gasolio (4,589)" prosegue Dona. "Dalla rilevazione del 10 luglio 2023, in 2 mesi e mezzo, un litro di benzina self è rincarato di quasi 16 cent, +8,5%, pari a 7 euro e 85 cent per un pieno di 50 litri, mentre per il gasolio il rialzo è di oltre 25 cent al litro, +15,1%, pari a 12 euro e 72 cent a rifornimento, che su base annua significano oltre 305 euro" conclude Dona.
 

 

 

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