torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Tempo di bilanci Snam: risultati solidi nel primo trimestre 2023

where San Donato Milanese (Mi) when Lun, 22/05/2023 who roberto

Le stime più recenti sull’evoluzione della domanda di gas naturale in Italia per il 2023 risultano in linea rispetto al 2022. Gli investimenti totali sono risultati pari a 313 milioni di euro, in crescita del 4,7%

Il Consiglio di Amministrazionesnam.jpg di Snam ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre 2023.
 
Ricavi totali
I ricavi totali, al netto degli energy costs, si sono attestati a 912 milioni di euro, in aumento di 104 milioni di euro (+12,9%). I ricavi dei business della transizione energetica hanno registrato un significativo incremento (+124 milioni di euro; +100%), principalmente per lo sviluppo dell’efficienza energetica, in particolare in  ambito residenziale. Con riferimento al business delle infrastrutture gas, si è registrata una crescita dei ricavi regolati (+20 milioni di euro; +3,2%) e una riduzione dei ricavi non regolati (-40 milioni di euro), a fronte degli effetti positivi one-off di cui aveva beneficiato il primo trimestre 2022.
In particolare, l’aumento dei ricavi regolati è attribuibile principalmente: ai maggiori ricavi connessi alla crescita della RAB (+18 milioni di euro, incluso l’effetto dei minori incentivi “input-based”);  all’incremento dei ricavi per servizi di flessibilità forniti al sistema energetico (+12 milioni di euro, relativi al trasporto e allo stoccaggio per le aste di breve termine). Tali effetti sono stati controbilanciati dai minori volumi di gas trasportato (-12 milioni di euro) per effetto delle temperature significativamente più miti rispetto al primo trimestre 2022 e per l’implementazione di azioni di contenimento della domanda di gas per far fronte alla riduzione di importazioni dalla Russia.
 
EBITDA e utile
L’EBITDA adjusted del primo trimestre 2023 si è attestato a 597 milioni di euro, in aumento di 9 milioni di euro (+1,5%) rispetto al corrispondente valore del primo trimestre 2022. La crescita dei business della transizione energetica (+15 milioni di euro), legata sostanzialmente al positivo contributo dell’efficienza energetica, è stata parzialmente assorbita dalla riduzione registrata dal business delle infrastrutture gas (-6 milioni di euro). All’interno di questo, la positiva performance dei ricavi regolati legati alla RAB ed ai servizi di flessibilità è stata controbilanciata dall’assenza di positivi effetti one-off del primo trimestre 2022.
Utile operativo (EBIT) adjusted. L’utile operativo adjusted del primo trimestre 2023 è stato pari a 372 milioni di euro, in riduzione di 4 milioni di euro (-1,1%) rispetto al corrispondente valore del primo trimestre 2022. L’aumento dell’EBITDA adjusted è stato più che controbilanciato dai maggiori ammortamenti (-13 milioni di euro, pari al 6,1%), per effetto principalmente dell’entrata in esercizio di nuovi asset. L’utile netto adjusted di Gruppo del primo trimestre 2023 è stato di 301 milioni di euro, in riduzione di 24 milioni di euro (-7,4%), rispetto all’utile netto adjusted del primo trimestre 2022, per effetto principalmente della riduzione dell’utile operativo e dell’aumento degli oneri finanziari netti.
 
Investimenti totali
Nel primo trimestre 2023, gli investimenti totali sono risultati pari a 313 milioni di euro, in crescita del 4,7% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente, per il 46% e il 30% allineati rispettivamente ai Sustainable Development Goals e alla Tassonomia Europea. Di questi, 308 milioni di euro fanno riferimento agli investimenti tecnici, +85 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022 (+38,1%) e sono relativi principalmente al settore trasporto (213 milioni di euro), stoccaggio (41 milioni di euro) e rigassificazione (39 milioni di euro), mentre gli investimenti dei business legati alla transizione energetica sono risultati pari a 12 milioni di euro.
 
Prevedibile evoluzione della gestione

In uno scenario ancora caratterizzato da profonda incertezza e volatilità, Snam è impegnata nella realizzazione del programma di investimenti definito in sede di Piano strategico per assicurare una maggiore sicurezza energetica e la diversificazione degli approvvigionamenti energetici del Paese.
In particolare, nei primi mesi dell’anno in corso, a seguito dell’operazione di acquisizione conclusa nel 2022, si stanno completando le operazioni per la messa in esercizio della FSRU di Piombino (Golar Tundra) che dispone di una capacità di rigassificazione pari a 5 miliardi di metri cubi di gas annui. Le stime più recenti sull’evoluzione della domanda di gas naturale in Italia per il 2023 risultano in linea rispetto al 2022, influenzate dalle condizioni climatiche miti registrate nel recente inverno e dal prorogarsi di una situazione incerta sul caro energia con effetto sui consumi industriali. Nel corso dell’anno, si conferma l’ipotesi di una ulteriore diminuzione dei flussi di gas dalla Russia verso l’Europa già registrata nel 2022.
 
Gas naturale immesso nella rete
La domanda di gas nel primo trimestre 2023 è stata pari a 20,54 miliardi di metri cubi, in riduzione di 4,93 miliardi di metri cubi, pari al 19,4%, rispetto al primo trimestre 2022 a causa del calo dei consumi registrato in tutti i settori di attività. In particolare, la riduzione della domanda di gas è attribuibile: al settore residenziale e terziario (-2,53 miliardi di metri cubi; -19,1%), a fronte delle temperature medie significativamente più miti rispetto al primo trimestre 2022 e agli effetti delle azioni di contenimento della domanda di gas per far fronte alla riduzione delle importazioni dalla Russia;  al settore termoelettrico (-1,96 miliardi di metri cubi; -22,7%) per il minor ricorso al gas naturale nella generazione elettrica a causa dell’aumento dei prezzi e della maggiore produzione da fonti rinnovabili;  al settore industriale (-0,45 miliardi di metri cubi; -13,8%) per effetto  dell’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’instabile situazione macroeconomica che ha
determinato una flessione della produzione industriale in alcuni settori energivori. Depurata dall’effetto climatico, la domanda di gas è risultata pari a 21,15 miliardi di metri cubi, registrando una riduzione di 3,90 miliardi di metri cubi (-15,6%) rispetto al corrispondente valore del primo trimestre 2022 (25,05 miliardi di metri cubi), in linea con il progressivo incremento delle misure di efficientamento energetico e di ammodernamento degli impianti di riscaldamento con caldaie a maggior efficienza, unitamente alle azioni di contenimento della domanda di gas naturale richieste per far fronte al rischio invernale conseguente alla riduzione di importazioni dalla Russia.

immagini
snam