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Trivelle, la Sicilia e l’Emilia Romagna non firmano il referendum

where Palermo when Lun, 28/09/2015 who michele

Le regioni che hanno il maggior numero di pozzi non vogliono il referendum no-triv: se passasse, gli standard di sicurezza e le garanzie ambientali sarebbero inferiori a quelli attuali

Così come l’Emilia Romagna, trivellesicilia.jpgla regione italiana dove c’è il maggior numero di pozzi e giacimenti, anche la Sicilia, seconda per numero di perforazioni, non farà parte del gruppetto di Regioni che propongono il referendum abrogativo delle norme nazionali che regolano le autorizzazioni e gli espropri a scopo di prospezione per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi nel sottosuolo previste nello Sblocca Italia e nel decreto Sviluppo. Il motivo era stato spiegato dalla Regione Emilia Romagna: l’abolizione delle norme attuali e quindi il ritorno alle regole precedenti abbasserebbe gli standard di sicurezza e le difese ambientali, ora più severe.
L'Assemblea regionale siciliana non ha raggiunto il quorum di 46 voti favorevoli (la maggioranza più uno dei parlamentari, pari a 90) per i due quesiti relativi all'art. 38 dello Sblocca Italia e all'art. 35 del decreto Sviluppo: il primo ha ottenuto 38 voti favorevoli, 16 contrari e 2 astenuti; il secondo 32 favorevoli, 15 contrari e 2 astenuti.
 

 
 

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