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Subito. L’economia dell’usato azzera l’impronta ecologica di quasi 1 milione di italiani

where Milano when Gio, 22/10/2020 who roberto

Sono oltre 20 milioni gli oggetti venduti su Subito nel 2019. Campania e Lombardia le regioni più virtuose, seguite da Lazio, Sicilia e Veneto

La compravendita dell’usato continuainfograficashepagsingola003page-0001.jpg a trovare conferma come comportamento sempre più diffuso e virtuoso, in grado di incidere positivamente non solo sul futuro delle persone e del Paese, ma anche del Pianeta. Praticata da 1 italiano su 2 nel 2019*, l’economia dell’usato in Italia vale 24 miliardi di euro, l’1,3% del PIL, ma oltre a generare e mettere in circolo valore economico, si sta posizionando sempre di più come un comportamento intelligente e sostenibile, capace di produrre un impatto diretto e misurabile a livello ambientale. Acquistare e vendere prodotti di seconda mano permette infatti di evitare la produzione di beni nuovi e il conferimento in discarica di quelli usati, risparmiando quindi al pianeta i costi ambientali di produzione e dismissione, calcolabili sia in termini di emissioni di CO2 sia di materie prime.
 
In questo scenario si inserisce la ricerca Second Hand Effect 2019, condotta per il quinto anno dall’Istituto Svedese di Ricerca Ambientale (IVL) per Subito, piattaforma n.1 in Italia per vendere e comprare con oltre 13 milioni di utenti unici mensili**, capace di determinare, grazie all’utilizzo del metodo LCA il risparmio in termini di emissioni di CO2 e di materie prime e quantificare così l’impatto ambientale derivante dalla compravendita dell’usato su Subito. Solo nel 2019 su Subito  sono stati venduti oltre 20 milioni di oggetti, che hanno portato a un risparmio di 7,25 milioni di tonnellate, un dato in crescita rispetto all’anno precedente del +45%. Una tendenza guidata dalla categoria Motori, che ha permesso il risparmio di 6.518.286 tonnellate di CO2, seguita al secondo posto dai prodotti e dagli arredi del mondo della Casa e Persona con le loro 572.653 tonnellate di CO2 risparmiate. Chiude il podio l’Elettronica, che ha portato a un risparmio di 227.299 tonnellate di CO2, seguita da Sport e Hobby con 43.519 tonnellate di CO2.
  
Cosa vuol dire risparmiare 7,25 milioni di tonnellate di CO2?
Innanzitutto, vuol dire azzerare l’impatto ambientale di quasi 1 milione di italiani (993.322, per la precisione).  IVL stima infatti che l’impronta ambientale media di un nostro connazionale sia di 7,3 tonnellate di CO2 l’anno.
Se prendiamo in considerazione un viaggio, ad esempio, 7,25 milioni di tonnellate di CO2 equivalgono a 104 milioni di voli A/R Milano – Roma, 0 7,2 milioni di voli A/R Roma-New York, o alle emissioni dovute alla produzione di 1,3 milioni di auto, 105 milioni di biciclette, 127 milioni di iPhone 11, 29 milioni di divani o 11 miliardi di chili di pasta. Se pensiamo all’inquinamento atmosferico delle nostre città, invece, evitare l’emissione di 7,25 milioni di tonnellate di anidride carbonica sarebbe come fermare il traffico di Roma per 22 mesi!  
 
Il risparmio di materie prime
Comprando e vendendo usato non si evitano solamente le emissioni di anidride carbonica, ma anche l’utilizzo di materie prime come plastica, alluminio e acciaio. Nel 2019, la compravendita su Subito ha fatto risparmiare 2,8 milioni di tonnellate di acciaio, che corrispondono ad esempio a 36.500 km di binari, quasi pari ad un giro attorno al mondo. O, ancora, 268.941 tonnellate di alluminio, equivalenti a 18 miliardi di lattine di bibite e infine 419.495 tonnellate di plastica, quella che servirebbe a produrre 59 miliardi di sacchetti di plastica.
 
L’effetto della compravendita di usato lungo la Penisola
La Campania si conferma anche quest’anno come la regione più virtuosa, posizionandosi al primo posto con 1.110.495 tonnellate di CO2 risparmiate, ovvero il 15,3% del totale. Anche il secondo posto trova una conferma anno su anno con la Lombardia e le sue 1.016.094 tonnellate (14%), seguita dal Lazio con 758.614 tonnellate risparmiate (10,5%). Chiudono la top 5 la Sicilia, che registra 657.992 tonnellate di CO2 risparmiate (9,1%) e il Veneto con 612.374 tonnellate (8,4%).

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