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Eolico, WindEurope lancia l’allarme: troppe incertezze per il futuro del settore

where Roma when Mer, 09/10/2019 who roberto

Secondo l’associazione europea alla quale aderisce Anev, nei prossimi cinque anni la crescita del settore eolico sarà incerta a causa degli ostacoli burocratici

C’è grande incertezza per la crescita pale-eoliche.jpgdel settore eolico in Italia e in Europa. A lanciare l’allarme è l’Associazione europea WindEurope nel suo report “Wind energy in Europe: Outlook to 2023”: nei prossimi cinque anni la crescita del settore eolico in Europa sarà incerta a causa degli ostacoli burocratici. Solo laddove gli Stati membri sapranno elaborare dei Piani nazionali energia e clima (PNIEC) ambiziosi, allora si potranno vedere dei risultati; inoltre i risultati si avranno solo se le procedure autorizzative verranno semplificate in modo da passare entro il 2023 da 88 a 277 GW. Anche in tema di rinnovamento eolico le difficoltà non mancano. Nei prossimi cinque anni, 22 GW di potenza eolica installata raggiungeranno la fine della vita operativa, e anche su questo tema la normativa stenta a dare opportuno sostegno e manca la semplificazione necessaria.
 
L’ANEV sostiene le posizioni espresse da WindEurope, ovvero che l’energia eolica deve crescere più rapidamente se si considera il peso che ha per la lotta al cambiamento climatico e i suoi costi ridotti per la produzione di energia elettrica. Ma i problemi che riguardano il settore sono ancora tanti e vanno dall’incertezza normativa e regolatoria alla necessità di una maggiore semplificazione delle regole sia per i nuovi impianti che per il rinnovamento di quelli esistenti; dalla difficoltà nell’ottenere autorizzazioni al necessario sviluppo delle reti e all’adeguamento dei mercati.
 
Entro la fine dell’anno, i Paesi membri dovranno presentare i Piani Nazionali per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC), che saranno cruciali per il settore eolico e per raggiungere l’obiettivo del 32% di rinnovabili. Non dimentichiamo poi i posti di lavoro: l’industria eolica impiega oltre 300.000 persone in Europa e 16.000 in Italia, grazie al fatto che il settore in questi anni è riuscito a diventare esportatore di tecnologia eolica, e oggi è necessario non solo mantenere questi posti ma aumentarli.

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