Geotermia, Regione Toscana: con il decreto Energia cambia tutto sulle proroghe
Previsto un piano di investimento che consente di non mettere a gara le concessioni. Il presidente Giani: “Affrontiamo la sfida insieme ai territori”
Si aprono nuovi scenari per la geotermia in Toscana: con l’approvazione del decreto Energia si allenta un nodo che per anni ha frenato lo sviluppo dello sfruttamento dell’energia geotermica, una risorsa determinante nel percorso verso la sostenibilità energetica nella regione. Il Consiglio dei Ministri ha previsto nel suo provvedimento di dare la possibilità al titolare di una concessione geotermica per presentare un piano di investimenti che sarà valutato dalla Regione. Se il piano, da presentare entro il 30 giugno 2024, risulterà abbastanza consistente e coerente con gli obiettivi stabiliti dalle istituzioni, si aprirà la possibilità di non mettere a gara le attuali concessioni.
La stabilità delle concessioni
Quello della “stabilità” delle concessioni è da anni un tema delicato sul quale si sono scontrate la necessità di potenziamento e innovazione delle centrali geotermiche e le incertezze del gestore, attualmente Enel Green Power, nel programmare ed effettuare investimenti senza aver la certezza di poterne beneficiare.
“La Toscana accoglie questa sfida – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani illustrando la questione alla stampa - Con questo importante decreto, anzitutto si proroga di un anno l’attuale concessione, dunque Enel Green Power resterà concessionario fino al 31 dicembre 2026. Mancano due anni, esattamente il tempo che nel decreto viene indicato per prima verificare se l’attuale gestore è disponibile a proporre un piano degli investimenti coerente con quanto chiesto dalla Regione per stringere un rapporto diretto; poi per bandire un’eventuale gara europea nel caso non si trovi un accordo. Ricordo che la Regione ascolterà sempre e comunque i Comuni interessati, quelli dell’Amiata e delle storiche Colline Metallifere, che fanno perno su Larderello, per riflettere su quelli che sono i reali interessi del territorio collegati alla geotermia”. “Le concessioni di cui stiamo parlando - ha concluso Giani - non sono transitorie, ma di 20 anni; per cui la Regione, insieme ai Comuni, potrà chiedere contropartite rilevanti a beneficio dei territori interessati. Ricordo che la geotermia fornisce il 4% dell’energia elettrica nazionale, il 33% di quella consumata in Toscana e rappresenta circa il 70% dell’energia rinnovabile prodotta nella nostra regione, con vantaggi non indifferenti come il non essere soggetta a variazione meteorologiche. Una risorsa importantissima, dunque, che può vedere ulteriormente ampliate le proprie possibilità”.
La geotermia in Toscana
In Italia la geotermia è una peculiarità della Toscana. Si tratta di un’energia rinnovabile e sostitutiva di emissioni naturali, che proviene dal calore della terra e che costituisce una risorsa sia dal punto di vista elettrico che termico. Il know-how sviluppato da 200 anni in Toscana ha fatto scuola nel mondo.
Il distretto geotermico toscano, con una potenza installata di 916 MW, è il più antico del pianeta, ma anche uno dei più innovativi. Delle 34 centrali geotermoelettriche (per un totale di 37 gruppi di produzione) di Enel Green Power, 16 sono in provincia di Pisa, 9 nella provincia senese e 9 nel territorio provinciale di Grosseto. I circa 6 miliardi di KWh prodotti in Toscana, oltre a soddisfare oltre il 33% del fabbisogno elettrico regionale e a rappresentare il 70% dell’energia rinnovabile prodotta in Toscana, forniscono calore utile a riscaldare quasi 10mila utenti residenziali in 9 Comuni geotermici (l’ultimo inaugurato ad inizio febbraio 2022 è stato Piancastagnio, poi sono già dotati di TLR Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Monterotondo Marittimo, Montieri, Chiusdino, Radicondoli, Santa Fiora e altri impianti sono in fase di progettazione e realizzazione come la frazione di Montalcinello a Chiusdino), nonché aziende ed esercizi commerciali, oltre a 26 ettari di serre, e contribuiscono ad alimentare un’importante filiera artigianale, agroalimentare e turistica con 60mila visite all’anno (periodo precovid), attraverso itinerari in una Toscana meno nota ma di grande fascino tra manifestazioni naturali come geyser, putizze e fumarole (in particolare, Parco Fumarole a Sasso Pisano, Comune Castelnuovo VdC, e Geoparco Unesco delle Biancane a Monterotondo M.mo, uniti da un suggestivo sentiero trekking di 4,5 km) che si integrano con gli impianti di produzione ed i poli museali. A Larderello sorge la centrale geotermica più grande d’Europa: si tratta dell’impianto di Valle Secolo che ha una potenza installata di 120 MW. I 34 impianti geotermici della Toscana costituiscono un modello nel settore per l’innovazione tecnologico e la sostenibilità e rispondono ai migliori standard ambientali.