Rinnovabili

Festeggiano Italia Nostra, Altura, Mountain Wilderness e Rewilding Apennines che avevano presentato osservazioni avverse

La Regione Lazio ha deciso di archiviare il progetto di Parco eolico Vivaro Romano, accusato di “deturpare” i crinali a cavallo tra le provincie di Roma, Rieti e l’Aquila, nei comuni di Vivaro Romano, Turiana e Carsoli. Visto che la società proponente non ha depositato entro il termine stabilito la documentazione integrativa, la Regione ha considerato ritirata l'istanza e ha proceduto all'archiviazione.
 
Un successo per quattro
Si tratta di un successo per le quattro associazioni - Altura, Italia Nostra, Mountain Wilderness e Rewilding Apennines – che avevano presentato osservazioni avverse alla sua realizzazione. Secondo loro, le cinque pale eoliche, alte 200 metri, per una potenza totale di 30 MW previste nella propaggine nord orientale dei Monti Lucretili, a ridosso di Monte Croce e sovrastanti la piana di Orvinio e la Valle del Turano, avrebbero potuto rappresentare un grave pericolo per le due coppie di aquila reale nidificanti nelle vicinanze, i numerosi avvoltoi grifoni e altre specie di rapaci che abitualmente frequentano quei crinali. A parere di quelle associazioni inoltre si sarebbe stato perfino uno “scempio paesaggistico”.
La Regione Lazio, preso atto delle lacune progettuali della documentazione prodotta, dopo circa un anno dall’inizio dell’iter autorizzativo, ha optato per l’archiviazione del progetto.