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Richieste e proposte sulle rinnovabili in vista delle elezioni politiche

where Milano when Mar, 05/02/2013 who redazione

La green economy non pare rientrare nelle priorità dei candidati, che si limitano a generici appoggi

I temi ambientali e in particolare il ricorso alle rinnovabili per il fabbisogno energetico sembrano del tutto assenti dal dibattito elettorale. Sono quindi le principali associazioni di settore a stimolare i candidati sul tema.
Tra queste Aper, l’associazione per le energie rinnovabili che propone in 10 schede le 26 azioni che il prossimo Governo dovrebbe intraprendere, nei primi 12 mesi, per raggiungere gli obiettivi stabiliti sia nel recente documento di Strategia Energetica Nazionale (SEN), sia nell’Energy Roadmap dell’Unione Europea. Tra queste, il sostegno a una filiera nazionale, attraverso la costituzione di un vero e proprio “sistema paese” che consenta di una migliore promozione all’estero visto che, come ricorda Aper, oggi in Italia esiste una capacità di produrre ed esportare componenti molto significativa per il fotovoltaico (inverter, quadristica, cavi, carpenteria, celle e moduli), per il solare a concentrazione (tubi e specchi), per quello termodinamico (tubi per contenere sale fuso), per l’eolico (torri, componenti meccanici ed elettrici, mini-eolico industriale), per le bioenergie (teleriscaldamento, turbine ORC), l’idroelettrico (ingegneria, turbine e tutta la componentistica elettromeccanica), per i sistemi d’accumulo (batterie elettrochimiche), per le smart grid (contatori elettronici), ma anche per l’efficienza energetica (elettrodomestici, piastre a induzione, pompe di calore, motori). Proposte arrivano tra gli altri su temi quali ricerca, percorso alla grid parity e burocrazia.
Regole certe per le rinnovabili vengono richieste anche da Anie-Gifi, il gruppo delle imprese fotovoltaiche italiane di Confindustria. “Chiediamo che nei programmi dei candidati - dichiara Valerio Natalizia, presidente di Anie-Gifi - si dimostri maggiore attenzione alla green economy in generale e al fotovoltaico in particolare”. Secondo l'industriale, “l'assenza di proposte in questi settori strategici appare incomprensibile, dal momento che a livello europeo ma non solo, la green economy è considerata il volano principale della prossima rivoluzione industriale”.
Grazie alle rinnovabili, ricorda Anie-Gifi, “nel 2011 abbiamo risparmiato 2,5 miliardi di euro sulle importazioni di gas e 18 milioni di tonnellate di Co2 nell'atmosfera”. Secondo l'associazione, “il solo fotovoltaico nel 2012 ha contribuito a soddisfare il 5,63% della domanda elettrica nazionale ed ha rappresentato il 6,43% della produzione netta nazionale di elettricità”.

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