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Batterie a ioni-sodio, ecco le opportunità di sviluppo per la filiera industriale italiana

where Milano when Mer, 21/02/2024 who roberto

Gli esiti delle analisi condotte da Rse, in ambito Ricerca di Sistema, per promuovere un possibile scale-up su tutta la catena del valore dei materiali. Il punto di vista delle istituzioni, delle imprese e delle università

Favorire lo sviluppo di una filierabatterie-sodio.jpg industriale che sfrutti le potenzialità delle batterie a ioni-sodio per garantire l’indipendenza dell’Europa dai rischi legati all’approvvigionamento e al prezzo delle materie prime. È l’obiettivo dell’evento “Materiali per l’accumulo elettrochimico nelle batterie a ioni-sodio”, organizzato da Rse con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Regione Lombardia, che si è svolto a Milano, presso l’auditorium Testori di Palazzo Lombardia, e che ha riunito esponenti di enti di ricerca e università: Claudia Paoletti, ricercatrice di Enea; Claudio Gerbaldi, professore del Politecnico di Torino; Concetta Busacca, ricercatrice del Cnr, Cristina Tealdi, professoressa dell’Università di Pavia; dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca, la ricercatrice Chiara Ferrara e il professore Riccardo Ruffo; per Rse i ricercatori Stefano Marchionna, Mehdi Soleimanzade e Irene Quinzeni.
 
Una filiera è possibile
Dalle analisi condotte e raccontate da Rse e dai suoi partner emerge che lo sviluppo di una filiera industriale vantaggiosa e competitiva, in termini di sostenibilità ambientale ed economica, è possibile. Le batterie a ioni sodio si presentano come valida alternativa alla più consolidata tecnologia delle batterie a ioni-litio per le applicazioni nell’ambito dell’accumulo stazionario, come l’autoconsumo domestico e i servizi alla rete e per un suo impiego in ambito mobilità.  “Il principale vantaggio della tecnologia a ioni-sodio è quello di offrire un’opportunità di sostenibilità in termini di impiego di materiali non critici, a partire dal sodio, elemento abbondante e distribuito in natura, diversamente dal litio, che è presente nell’elenco dei Critical Raw Material, stilato dalla European Commission in base al rischio di approvvigionamento e all’importanza economica rivestita dal materiale” ha spiegato Omar Perego.
 
L’importanza della ricerca
Il confronto è quindi proseguito con la tavola rotonda moderata da Luigi Mazzocchi, direttore del Dipartimento Tecnologie di Generazione e Materiali di Rse, che ha stimolato un dialogo con le imprese operanti nei mercati della produzione di materiali, della realizzazione di celle e assemblaggio di batterie, nonché nei settori di fabbricazione di linee di produzione di celle e riciclo di materiali. Sono intervenuti alla tavola rotonda: Marco Avataneo, Syensqo (già Solvay); Paolo Bellesi, Midac Batteries; Lorenzo Orsini, Alkeemia; Stefano Sa guatti, Manz Italy; Federico Vitali, Faam e Carlo Bianchessi, Regione Lombardia.
Tutti concordi sulla necessità di orientare risorse sostanziali verso i comparti di ricerca e sviluppo, che possano favorire il progresso e l’innovazione delle imprese italiane e quindi del Paese. Fermo restando che le aziende italiane del settore stanno rapidamente investendo in capacità produttiva secondo le tecnologie consolidate, è opinione comune che si debba contemporaneamente guardare alle innovazioni più promettenti per il futuro, e fra queste la tecnologia a ioni sodio è considerata come l’opzione principale. In tale scenario, le istituzioni sul territorio giocano un ruolo importante; nel caso della Lombardia sono diverse le possibilità attuali e future che la Regione mette a disposizione attraverso i suoi bandi rivolti a imprese, fondazioni e associazioni, che vogliano collaborare, aggregarsi e lavorare in modo sinergico e più in generale ricevere investimenti per innovare prodotti e processi.  “Investire in progetti di ricerca applicata e promuovere la formazione continua di professionalità qualificate sono pilastri essenziali per costruire un sistema industriale robusto e competitivo. È importante che, in questa prospettiva di sviluppo, si faciliti il trasferimento dei risultati della ricerca verso le imprese, come uno degli elementi chiave per l’affermazione di una leadership dell’industria italiana”, ha aggiunto Luigi Mazzocchi.  L’ultima sessione della giornata e le conclusioni sono state affidate a Franco Cotana, amministratore delegato di Rse, che ha voluto sottolineare la rilevanza dei temi della fiducia e della sinergia tra Stato, Istituzioni e mondo dell’industria, ricordando che l’Italia è la culla dell’innovazione. 

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