torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Federbeton: 160 milioni in tecnologie per sostenibilità e sicurezza

where Roma when Mer, 19/10/2022 who roberto

Seppur in un contesto difficile a causa del caro energia, la filiera del cemento e del calcestruzzo conferma il proprio impegno per l’ambiente; evitate emissioni per 370mila tonnellate di CO2

Quasi 160 milioni di euro di federbeton.jpginvestimenti in tecnologie per la sostenibilità e la sicurezza e circa 370.000 tonnellate di emissioni di CO₂ evitate. Sono questi alcuni dei dati illustrati da Federbeton Confindustria nel terzo Rapporto di Sostenibilità della filiera, riferito al triennio 2019-2021.
 
Un ruolo strategico
Il Rapporto offre uno spunto di riflessione sul ruolo strategico che la filiera del cemento e del calcestruzzo ricopre per lo sviluppo sostenibile e il progresso socio-economico del Paese. Gli operatori del settore sono costantemente impegnati nel miglioramento delle proprie performance ambientali e nel fornire materiali e prodotti sempre più efficienti e sostenibili, anche a fronte di una crisi senza precedenti che sta minando la stessa sopravvivenza del comparto. I continui aumenti del costo dell’energia rischiano infatti di innescare un processo irreversibile, che potrebbe portare alla scomparsa dell’industria italiana del cemento, proprio in un momento che vede il settore protagonista della sfida europea per la decarbonizzazione.
 
Il Rapporto di Sostenibilità in cifre

Il Rapporto 2021 è realizzato sulla base delle performance delle aziende riunite in Aitec, Atecap e Assobeton, le associazioni che in Federbeton rappresentano i produttori di cemento, calcestruzzo preconfezionato e manufatti in calcestruzzo. 160 milioni di euro investiti in tecnologie per il miglioramento continuo dei livelli di sostenibilità degli impianti e per la protezione dei lavoratori nel triennio 2019-2021. Il tasso di sostituzione calorica con combustibili alternativi nelle cementerie è del 22%. Nonostante il lieve incremento (20,9% nel 2020) confermi un trend crescente, siamo ancora lontani dalla media europea che si attesta al 52,2% di sostituzione calorica. Da un punto di vista tecnologico, gli impianti italiani sono già attrezzati per raggiungere un livello analogo, ma persistono ostacoli burocratici e culturali che non permettono di esprimere le reali potenzialità del settore. È pari invece al 7% il tasso di sostituzione delle materie prime naturali: il dato evidenzia la capacità del comparto di recuperare come risorse produttive una serie di materiali altrimenti destinati alla discarica come i rifiuti non pericolosi, sottoprodotti ed End of Waste che vengono recuperati e utilizzati in sostituzione di calcare e altre materie prime naturali, nel processo produttivo. Complessivamente l'impegno dell'intero settore nel miglioramento del processo produttivo ha permesso alle aziende di evitare l’emissione di circa 370.000 tonnellate di CO₂ in atmosfera, con un miglioramento del 17,9% della performance ambientale rispetto al 2020, grazie alla biomassa presente nei combustibili alternativi utilizzati.
 
Le dimensioni della filiera
Il Rapporto di filiera 2021, presentato con il Rapporto di Sostenibilità da Federbeton, mostra per il 2021 un fatturato complessivo di 11,3 miliardi, in crescita del 22,6% rispetto al 2020, tornato ai livelli pre-pandemia. Tuttavia, nonostante la ripresa, le stime e le previsioni per il 2022 risentono del crescente clima di incertezza del contesto economico, rafforzato dallo scoppio del conflitto in Ucraina, dalle difficoltà di approvvigionamento delle catene globali e dai rincari di energia e materie prime: si prefigura quindi un deciso rallentamento delle attività per la filiera, che conta oggi quasi 2.700 imprese e più di 34.000 addetti.
 
LINK
https://www.federbeton.it/Portals/0/...

immagini
federbeton