Flotte aziendali, la sfida delle multiutility: l'Italia è in ritardo ma ci sono esempi virtuosi
Meno del 30% delle aziende adotta strategie sostenibili per la gestione delle flotte
L'importanza della sostenibilità ambientale e dei valori "green" per il settore delle multi utility, con uno sguardo alla situazione delle flotte aziendali in Italia e alle best practice del settore: questi i temi principali di “Mezzi, persone, ambiente”, il primo convegno organizzato nel nostro Paese in questo specifico ambito, promosso da Linea Group Holding (LGH), con la partecipazione di Federambiente, Federazione Italiana Servizi Pubblici Igiene Ambientale, AMA, Azienda Municipale Ambiente di Roma, e Man.Tra, Associazione Manutenzione Trasporti.
Due casi virtuosi sono stati al centro dei lavori. Franco Mazzini, Amministratore Delegato di LGH, ha introdotto i lavori del workshop illustrando l'impegno di Linea Group Holding nelle attività quotidiane d'igiene ambientale e di produzione sostenibile di energia. “Un impegno, come ha spiegato Michele Antolini, Responsabile della Flotta LGH, che ha portato il gruppo a conseguire importanti risparmi sulla gestione di una flotta di oltre 1.000 mezzi operativi - dai veicoli raccolta rifiuti a quelli utilizzati dal personale tecnico e commerciale - attraverso processi più efficienti, incrementando al contempo i livelli di sicurezza e concorrendo alla riduzione delle emissioni inquinanti con l'utilizzo di carburanti alternativi. Mediante una precisa roadmap, sviluppata nel corso degli ultimi cinque anni, LGH è diventata una vera e propria best practice per l'intero settore”.
Poi l'attenzione si è poi spostata oltre i confini lombardi, grazie alla testimonianza di Tiziano Suppa, responsabile dell'Ufficio Ingegneria e pianificazione di AMA, che ha descritto il progetto di rinnovo della flotta attraverso cui la multi utility capitolina sì è dotata in questi anni di veicoli più efficienti ed ecologicamente sostenibili, con alimentazione elettrica, ibrida, a GPL e metano. Suppa ha inoltre sottolineato che tutto ciò si concretizzerà, a regime, in minori emissioni di CO2 pari a circa 1400 tonnellate ogni anno.
Il convegno ha ospitato anche i contributi di Gianluca Cencia, DGE Federambiente, che ha presentato un quadro sullo stato dell'arte in tema di green fleet in Italia, e di Alessandro Sasso, Presidente di Man.Tra, che ha focalizzato il proprio intervento sulla necessità, da un lato, di armonizzare le scelte di acquisto dei mezzi con le esigenze manutentive e, dall'altro, di perseguire un'attività di formazione che porti a una crescita continua delle competenze del personale addetto, con l'obiettivo di ridurre complessità e costi delle flotte aziendali.
Il dibattito è stato alimentato anche dai risultati di una ricerca condotta da GR ADVISORY su un campione di oltre 300 importanti imprese italiane: nonostante le aziende dichiarino di voler seguire comportamenti virtuosi, l'effettiva adozione di strategie sostenibili per le flotte aziendali segna ancora il passo. L'utilizzo nelle car policy di mezzi ad alimentazione alternativa (metano, gpl, ibrida), di strumenti d'infomobilità avanzati, del car sharing e di politiche di incentivazione della sicurezza caratterizza, infatti, solo il 28% del campione preso in esame. D'altro canto, l'introduzione di motori meno inquinanti ha consentito alle aziende europee, italiane comprese, di risparmiare 6,2 miliardi di euro sui costi del carburante nel quadriennio 2008 - 2012.